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VERBANIA - 09-05-2025 -- Concussione è il reato che la Procura di Verbania ipotizza nei confronti di Piero Fidanza e Sergio Borella. Sono, rispettivamente, l’assistente amministrativo della prefettura del Vco e l’ex imprenditore – oggi in pensione – del settore degli autotrasporti che, l’altra settimana, hanno fatto il giro d’Italia nell’etere per il servizio andato in onda alla trasmissione tv Le Iene. L’inviato Massimo Viviani ha raccolto nel suo ufficio la testimonianza di Borella che, insieme alla moglie, ha raccontato di aver consegnato 12.000 euro all’amico Piero, funzionario della prefettura che l’avrebbe messo in contatto con ignoti soggetti che, in provincia di Foggia, gli avrebbero fatto riavere la patente revocata per due anni. L’anziano, infatti, dopo aver subito la sospensione temporanea della licenza di guida per aver superato, in un tratto stradale protetto dalla doppia striscia continua, era stato successivamente sorpreso a guidare con la patente sospesa. Da qui la sanzione della revoca che, diventata definitiva, ha letteralmente lasciato a piedi l’anziano. Nasce in questo contesto il contatto per l’acquisto di una patente con sistemi fraudolenti – fatto rammentato nell’intervista a Borella dall’inviato de Le Iene – che ha avuto il funzionario pubblico come intermediario.

Successivamente alla divulgazione del servizio, nel quale il dipendente della prefettura ha risposto confermando di aver ricevuto il denaro ma di non averlo trattenuto per sé, in Procura è stato aperto un fascicolo. Il pm Fabrizio Argentieri ipotizza il reato di concussione, per il quale ha disposto decreti di perquisizione e sequestro. Vuole appurare da chi sia transitato il denaro e chi sia – se esiste – il terzo uomo che ha avuto il denaro e che avrebbe dovuto, in cambio, fare avere una patente “facile” all’imprenditore.