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Jacques Louis David The Coronation of Napoleon edit

ROMA - 12-5-2025 -- Sembrano passate centinaia di anni, ma l’ultima volte che un sovrano ha impedito l’elezione di un Papa è successo nel 1903.
Si chiamava ‘ius exclusivae’ ed era un antico privilegio riservato a re o imperatori cattolici che poteva impedire l’elezione a Papa di un cardinale a loro non gradito. Nella storia, ne hanno fatto uso la Spagna, la Francia e altri imperi.
Destò scalpore il veto per l’elezione del papa del 1903. Morto il Papa Leone XIII (il predecessore, per nome, dell’attuale Papa), i cardinali si riunirono nella Cappella Sistina e orientarono il voto in favore del cardinale siciliano Mariano Rampolla del Tindaro, ma il cardinale - vescovo-principe di Cracovia, Jan Maurycy Paweł Puzyna de Kosielsko si alzò e pronunciò la fatidica frase ‘Honori mihi duco...’ (mi onoro di…) e così apponendo il veto in nome e per conto di Francesco Giuseppe, imperatore d’Austria. Rampolla quindi non fu eletto e divenne Papa il cardinale Sarto col nome di Pio X. Lo stesso Pio X, con la Costituzione ‘Commissum nobis’ del 1904 mise fine definitivamente a ogni ingerenza politica per l’elezione di un pontefice. La Costituzione proibiva ‘a tutti e singoli i Cardinali elettori, presenti e futuri, come pure al Segretario del Collegio dei Cardinali e a tutti gli altri aventi parte alla preparazione e all’attuazione di quanto è necessario per l’elezione, di ricevere, sotto qualunque pretesto, da qualsiasi autorità civile l’incarico di porre il veto, o la cosiddetta esclusiva, anche sotto forma di semplice desiderio, oppure di palesarlo sia all’intero Collegio degli elettori riunito insieme, sia ai singoli elettori, per iscritto o a voce, sia direttamente e immediatamente sia indirettamente o a mezzo di altri, sia prima dell’inizio dell’elezione che durante il suo svolgimento. Tale proibizione intendo sia estesa a tutte le possibili interferenze, opposizioni, desideri, con cui autorità secolari di qualsiasi ordine e grado, o qualsiasi gruppo umano o singole persone volessero ingerirsi nell’elezione del Pontefice’.
Da 103 anni, dall’elezione di Pio XI nel 1922, dunque, è vietata ad ogni autorità straniera qualsiasi ingerenza nell’elezione di un Papa.

Carlo Crapanzano