VERBANIA – 07.08.2016 – Sarà una questione genetica
impressa nel dna, o più semplicemente di cultura (sportiva) o di educazione. Per Elisa Longo Borghini e Filippo Ganna, i due ciclisti del Vco impegnati alle Olimpiadi di Rio de Janeiro, i Giochi sono …di famiglia. Entrambi infatti hanno un genitore che le competizioni a cinque cerchi le ha vissute. Per Elisa è la mamma Guidina Dal Sasso, pluricampionessa italiana di sci di fondo e protagonista di tre avventure olimpiche: Sarajevo 1984, Calgary 1988 e Lillehammer 1994. La quarta, quella di Albertville 1992, la saltò proprio perché in maternità per Elisa, che oggi pomeriggio “restituirà” alla famiglia Longo Borghini (Nando, il papà di Elisa, Guidina l’ha conosciuto come skiman della Nazionale azzurra) quel sogno olimpico vissuto dalla generazione che l’ha preceduta.
Per Filippo la tradizione viene dal papà Marco, che nel 1984 scese in acqua a Los Angeles per rappresentare l’Italia nella canoa, partecipando al K4 1.000. È curioso il percorso sportivo dei due “figli d’arte”, che hanno snobbato la neve (Elisa) e l’acqua (Filippo) per mettersi in sella e pedalare. Quelle pedalate iniziate fin da bambini li hanno però portati lontani, a Rio e nella più grande e importante manifestazione del mondo.