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MONTECRESTESE - 14-5-2025 -- Ken Marquardt, cofondatore della Fondazione Canova, così ha introdotto l’inaugurazione della casa rinnovata a Ghesc (frazione di Montecrestese): «C’era un ciliegio che cresceva in una casa diroccata: il bosco venticinque anni fa stava inglobando il borgo di Ghesc. Sono arrivati Maurizio e Paola, hanno visto la magia di questo luogo e l’hanno riportato in vita, credendo in qualcosa che pareva impossibile». Il progetto è stato reso possibile grazie al contributo di Fondazione Cariplo, Fondazione Comunitaria del Vco e PNRR bando sull’architettura minore. Maurizio e Paola sono Maurizio Cesprini, presidente di Fondazione Canova e la sua compagna Paola Gardin (architetto); insieme ai soci – sino a quando, nel 2024, l’associazione Canova si è trasformata in Fondazione – hanno lavorato per evitare il crollo delle case ossolane, ricostruendole nel rispetto dell’architettura locale. Il “Villaggio laboratorio di Ghesc” è costituito da otto case realizzate con antiche tecniche costruttive, in pietra locale. Tra questi edifici, quello inaugurato ospita una stanza di consultazione (per le lezioni e gli incontri con gli studenti universitari dal mondo che qui imparano in modo concreto l’economia circolare e il riuso dei materiali,) la cucina, i servizi, e un’area con l’ingresso a volte. Con la nuova struttura realizzata grazie all’impegno economico delle Fondazioni, si potrà ospitare un numero crescente di studenti nonché iniziative artistiche. All’interno dell’abitato di Ghesc si possono ammirare le sculture di Mattia Bosco e da giugno prenderà il via il progetto “Residenze d’artista”: gli artisti realizzeranno le proprie opere per poi restituirle al pubblico durante degli incontri. Le parole del presidente della Fondazione Canova, Maurizio Cesprini: «Sono tante le persone che hanno partecipato alla realizzazione del progetto, dai finanziatori agli artigiani che in un reciproco scambio di conoscenze hanno consentito di intervenire con delicatezza su strutture fragili anche se di pietra. Questi muri sono come libri che ci permettono di entrare nella storia di un luogo, leggerla, raccontare la vita di chi le ha abitate».

e.p.