TORINO - 22-5-2025 -- Pastori armati e il dimezzamento dei lupi presenti sul territorio, dopodiché un piano di che preveda l'abbattimento del 20% annuo dei predatori. È la richiesta portata dagli allevatori mercoledì mattina alla congiunta tra terza e quinta Commissione del Consiglio regionale del Piemonte, svoltasi sotto la presidenza di Claudio Sacchetto. Ad interloquire una delegazione guidata da Vittoria Riboni commissaria dell'Ente Aree Protette dell'Ossola, che ha illustrato i risultati emersi dal tavolo di coordinamento del progetto europeo Wolf Alps. Una serie di dati per descrivere in termini scientifici l'impatto economico del ritorno del lupo sull'economia montana.
Altri portatori d'interesse: Luca Maria Battaglini professore di UniTo, Lilia Garnier assessore del Comune di Villar Pellice, Giovanni Dalmasso presidente Coordinamento pastori d'Italia, Marco Bruzzone portavoce Agricoltori autonomi d'Italia, Gesine Otten presidente Comitato salvaguardia allevatori Vco.
È dagli allevatori, in particolare dal presidente del coordinamento nazionale che sono giunte le richieste destinate a sollevare controversie: “La prima urgenza è quella di ridurre di almeno la metà i lupi che abitano il nostro territorio, dopodiché bisogna mantenere stabile il loro numero con le stesse modalità adottate al di là delle Alpi dalle autorità francesi”, riporta la nota del consiglio regionale, che prosegue: “Autorizzando l’abbattimento annuo del 20% dei lupi che corrisponde alla normale percentuale di incremento dei branchi, si potrà mantenere un controllo sui numeri – ha aggiunto il portavoce degli allevatori -. Bisognerebbe anche consentire ai pastori di essere armati, in modo da poter difendere le greggi dai lupi che si avvicinassero eccessivamente. Sarebbe pure necessario che le visite di accertamento dei veterinari fossero espletate in tempi brevi e i risarcimenti venissero pagati rapidamente. Ristori che dovrebbero tener conto della reale entità del danno subito dagli allevatori”.
Hanno preso la parola per chiarimenti il Marco Protopapa (Lega), Monica Canalis (Pd) e Sarah Disabato (M5s).
