DOMDOSSOLA - 23-5-2025 -- Un presidio in piazza Rovereto a Domodossola, con digiuno a staffetta, a sostegno della popolazione di Gaza che sta morendo di fame oltre che di guerra, per le bombe e le ferite non curate. Una protesta anche per il mancato arrivo nella Striscia di Gaza di generi alimentari e medicine. L’idea è nata dal domese Giancarlo Lotto e in pochi giorni ha avuto tante adesioni e proseguirà fino a mercoledì 28 maggio. «Siamo qui per le migliaia di bambini, madri, padri, nonni, ragazzi che in quel paese stanno morendo anche di fame. Che colpa hanno? Loro non sono Hamas: loro sono 2 milioni di persone confinate nella Striscia di Gaza, costrette in condizioni inumane da tempo immemore». Sono giorni di mobilitazione e presa di coscienza: la proposta è di una mobilitazione chiamata “Il sudario”, nata a livello nazionale, lanciata dal professor Tomaso Montanari, ovvero, esporre domani, sabato 24 maggio, un drappo bianco o un lenzuolo, alle finestre o ai balconi delle proprie case, a sostegno delle popolazioni martoriate di quel paese, per ricordare le vittime e rompere il silenzio che circonda questa tragedia. «Non dimentichiamo le vittime di Gaza, siamo vicino a loro, vincendo la nostra indifferenza» ha detto don Renato Sacco, esponente di Pax Christi. Mercoledì 28 maggio, alle 17.15 Luisa Morgantini, presidente di Assopace Palestina (già vicepresidente del Parlamento Europeo) sarà presente al presidio in piazza Rovereto. Alle 20.30 Morgantini sarà a Villadossola dove nella sala consiliare si terrà l’incontro organizzato dal Gruppo Consiliare Uniti per Villa, dal titolo “Palestina: pace impossibile?”
Elisa Pozzoli
