PIEMONTE – 24-5-2025 -- Il gruppo regionale del Movimento 5 Stelle Piemonte annuncia la presentazione in Consiglio regionale di un atto di indirizzo rivolto alla Giunta Cirio, chiedendo una presa di posizione chiara contro il contributo aggiuntivo al Servizio Sanitario Nazionale introdotto dalla Legge di Bilancio 2024, che colpirà i lavoratori frontalieri italiani impiegati in Svizzera prima del 17 luglio 2023.
“La nuova tassa – dichiarano i consiglieri regionali Sarah Disabato, Alberto Unia e Pasquale Coluccio – è stata pensata come deterrente all’emigrazione sanitaria del personale italiano verso la Svizzera, e per coprire i costi delle cure ricevute in Italia dai frontalieri che pagano le tasse nei cantoni svizzeri. Tuttavia, si dimentica che dal 1° gennaio 2023 è in vigore un nuovo accordo fiscale tra Italia e Svizzera, che assegna alla Confederazione l’esclusiva sulla tassazione dei cosiddetti ‘vecchi frontalieri’, garantendo comunque all’Italia un ritorno fiscale del 40%”.
Il Movimento 5 Stelle ritiene che l’introduzione di questo balzello configuri una doppia imposizione fiscale a carico di cittadini italiani che da anni lavorano onestamente oltre confine e contribuiscono, sia economicamente che socialmente, alle comunità piemontesi di origine.
“Tartassare i frontalieri non è la risposta alla fuga del personale sanitario né un modo sensato per finanziare gli aumenti salariali per chi lavora in Italia”, proseguono i consiglieri pentastellati. “Chiediamo alla Giunta Cirio non solo di prendere posizione pubblicamente, ma anche di farsi portavoce presso il Governo Meloni affinché questa tassa venga eliminata e di valutare la possibilità di sollevare un conflitto di attribuzione davanti alla Corte Costituzionale”.
Il gruppo M5S Piemonte conclude ribadendo il proprio sostegno ai lavoratori frontalieri e si dice pronto a difendere i diritti dei cittadini penalizzati da una misura ingiusta, definendola priva di equilibrio e non rispettosa degli accordi internazionali.
