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rifiuti torino
STRESA – 09.08.2016 – La morte risale

a almeno due mesi fa, ma il suo corpo è stato trovato solo da pochi giorni. Rosalba Grisoni, 68 anni, ex notaio, è deceduta a causa di un malore nel suo appartamento di Torino, sul lungo Po Antonelli. Persona schiva e riservata, conduceva una vita molto solitaria e l’allarme per la sua scomparsa è scattato solo dopo parecchio tempo. Quando però le forze dell’ordine hanno cercato di entrare nel suo appartamento hanno trovato una situazione incredibile: una montagna di spazzatura accumulata in ogni angolo dell’abitazione. Il corpo di Rosalba si trovava riverso tra i sacchi, giaceva dove la donna era caduta a terra a causa di un malore che le è risultato fatale. L’ex notaio Grisoni, infatti, era un’accumulatrice seriale, soffriva di quella patologia compulsiva che spinge una persona a non gettare via nulla e, anzi, a acquistare e conservare. Raccoglieva scarti dai cassonetti e li portava in casa, dove si stima vi siano 260 metri cubi di immondizia.

L’appartamento al sesto piano del condominio del quartiere Vanchiglietta deve essere sgombrato, anche per ragioni sanitarie – c’è un’ordinanza del comune di Torino – e per quell’odore persistente avvertito da tutti i condomini, ma l’operazione non si può fare senza l’autorizzazione dell’erede della donna. Erede che è un’anziana ultracentenaria di Stresa, paese d’origine del notaio Grisoni. In questi giorni si sta lavorando alle pratiche burocratiche per la successione che, a prescindere dalla compulsione a raccattare e accumulare gli oggetti, è sostanziosa e comprende una ventina di immobili a Torino e sul Lago Maggiore.