VCO - 3-6-2025 -- Siamo sul finire della primavera e come sempre è successo nei tempi è il momento in cui le specie selvatiche, mammiferi od uccelli, chi prima e chi più in ritardo, partoriscono i loro cuccioli o depongono le uova nei nidi. Parlando di cuccioli di ungulati presenti nella nostra provincia, cervi e caprioli in particolare, non tutti sono a conoscenza del fatto che è caratteristica tipica di queste specie lasciare nascosti i loro cuccioli nell'erba alta. I "bambi" non sono ancora in grado di seguire la madre al pascolo per cui la sua sopravvivenza dipende tutto da quanto riescono a stare nascosti dove la madre a pensato di lasciarli temporaneamente. Non sono stati abbandonati per cui l'invito della polizia provinciale è di non recuperarli dal loto nascondiglio, sarebbe un atto di privazione del cucciolo dalla loro madre, lei si è allontanata temporaneamente per cibarsi ed acquisire sostanze importanti per produrre un latte sostanzioso per allattare il suo cucciolo e permettere a quest'ultimo di lì a qualche giorno di seguirla.
Se il cittadino che casualmente ritrova un cucciolo può eventualmente segnalarlo alla polizia provinciale ma nel modo più assoluto non deve toccarlo e tanto meno recuperarlo, in entrambi i casi anziché pensare di aver agito per salvarlo gli si metterebbe a rischio la sua sopravvivenza.
Più opportuno è preoccuparsi di non lasciar girovagare i cani liberi nelle zone dove potrebbero trovarsi cuccioli o nidi e uova deposti a terra, vedasi galli forcelli e coturnici per esempio, ma non solo. I cani incustoditoi in questi casi fanno danni importanti alla fauna selvatica ma difficilmente viene riconosciuto soprattutto dagli stessi proprietari dei cani inconsapevoli che basta davvero poco tempo per un cane per distruggere un nido, per dare un morso ad un cucciolo di capriolo, o per inseguire una madre di cerbiatto che era nei paraggi del proprio cucciolo. (c.s)
