VCO - 4-6-2025 -- Nel giorno in cui a Roma l’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi (FdI) e il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio (F.I) firmavano con Inail la maxi-intesa da oltre 2 miliardi di euro per la costruzione di sette nuovi ospedali in Piemonte – accordo che non prevede interventi per il VCO – sul territorio esplode una frattura politica all’interno della maggioranza di centrodestra.
Con un duro comunicato diffuso nel pomeriggio di mercoledì 4 giugno, il segretario provinciale della Lega del VCO, Enrico Montani, punta il dito proprio contro l’alleato di governo, accusando Riboldi e Fratelli d’Italia di immobilismo sul riordino della sanità nel Verbano-Cusio-Ossola. “Stanno perdendo tempo – denuncia Montani – e lo fanno sulle spalle dei cittadini del VCO che da troppo tempo ormai attendono il riordino della sanità provinciale. Durante la prima giunta del presidente Cirio, grazie alla Lega e all’allora capogruppo Alberto Preioni, la Regione ha deciso di ristrutturare ex novo gli ospedali di Verbania e Domodossola usufruendo di uno stanziamento a fondo perduto di 200 milioni di euro, e adesso Riboldi deve semplicemente procedere e non tergiversare come invece sta facendo e come peraltro ha già fatto, tenendo bloccato per tre mesi il parere ministeriale.”
Montani, in particolare, contesta la linea dell’assessore, che sarebbe favorevole alla realizzazione di un ospedale unico a Piedimulera, progetto che, secondo la Lega, rischia di disperdere risorse e tempo già stanziati per l’ammodernamento dei due presidi esistenti.
“L’assessore Riboldi vuole l’ospedale unico a Piedimulera, ma ora basta, ognuno si assuma le proprie responsabilità – conclude Montani –: chiedo ad Angelo Tandurella, Matteo Marcovicchio e Mattia Corbetta, che rappresentano il partito di maggioranza a livello provinciale, di esprimersi pubblicamente per far conoscere alle comunità locali il loro pensiero al riguardo.”
Una richiesta di chiarezza interna che arriva dopo il direttivo provinciale della Lega del VCO, riunitosi martedì 3 giugno nella sede di Verbania, e che getta nuove ombre sul futuro della sanità territoriale. Va ricordato che nei gironi scorsi, quando è stato reso pubblico il parere del Nucleo di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici del ministero della Salute che chiede il rispetto del decreto ministeriale 70/2015 (un solo Dea) e indica come "forte suggerimento" la concentrazione dei servizi ospedalieri critici in un unico presidio; la Lega per bypassare l'ostacolo chiedeva alla Regione di appellarsi alla specificità montana del VCO. Secondo il partito di Salvini, la peculiarità montana del VCO potrebbe infatti consentire la permanenza dei due ospedali con Dea di secondo livello.
