SANTA MARIA MAGGIORE - 6-6-2025 -- Si è conclusa al Cinema Teatro di Santa Maria Maggiore la settima edizione della rassegna di teatreducazione “Domus in Fabula”, organizzata quest’anno da Sfera Cooperativa Sociale, con la presidenza di Aretha Mietto e la direzione artistica di Paola Campini, socia della cooperativa ed ex socia fondatrice dell’Associazione Petra, che ha ideato e promosso il progetto, oggi giunto a un nuovo capitolo. Al suo fianco, Mariantonietta Ricaldone, già vicepresidente di Petra, che continuerà a contribuire attivamente con la sua esperienza e competenza.
Una rassegna densa di emozioni e soddisfazioni, segnata da un’ampia partecipazione di scuole del territorio che, per la prima volta, hanno portato in scena o partecipato attivamente agli spettacoli in cartellone. Straordinario anche il coinvolgimento del pubblico: ben 1.351 spettatori hanno seguito gli eventi durante l’intera settimana di programmazione.
Ogni giornata si è conclusa con momenti di confronto e dialogo tra i protagonisti: vere e proprie “chiacchierate” post-spettacolo che hanno permesso di approfondire i temi trattati. Quest’anno la rassegna ha proposto riflessioni su emozioni e ricordi, cambiamento climatico, guerra vissuta dai bambini, amore come conflitto negli adulti, l’incontro, il viaggio, fino alla rappresentazione di un classico della tragedia greca: Edipo Re.
Per coinvolgere anche il pubblico adulto, sono stati presentati due spettacoli serali: “Di misura in misura”, a cura della Compagniadellozio e “La leggenda del pianista sull’oceano”, tratto da Novecento di Alessandro Baricco, con la regia di Luca Cicolella e l’intensa interpretazione di Igor Chierici.
Grande qualità anche nei laboratori, condotti da Paola Campini, Elisa Caldi, Thomas Manzini e Francesca Tres, che hanno lavorato con metodologie differenti, adatte ai diversi gruppi, riuscendo a creare un clima di entusiasmo e collaborazione fin dal primo giorno.
Particolarmente apprezzato l’ultimo laboratorio, condotto da Igor Chierici, che ha coinvolto bambini e adulti in esercizi sul corpo, sull’ascolto reciproco e sull’osservazione dell’altro.
I gruppi laboratoriali, composti da giovani attori provenienti da contesti diversi, hanno permesso ai partecipanti di conoscersi e confrontarsi, generando nuove connessioni. Quando il meteo lo ha consentito, le attività si sono svolte all’aperto, in armonia con la natura – uno dei temi centrali della rassegna – sotto lo sguardo incuriosito e partecipe degli abitanti. nel ringraziare istituzioni e pubblico, gli organizzatori danno appuntamento al nuovo anno.
