VERBANIA – 9-6-2025 -- Il tavolo Sanità di coalizione provinciale (Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Verbania Civica Volt e Verbania si Prende Cura), esprime "stupore" e ferma contrarietà rispetto all'esito della recente votazione della rappresentanza dei Sindaci dell’ASL sul parere ministeriale relativo alla riorganizzazione della rete ospedaliera del Verbano Cusio Ossola.
Al centro della polemica, la conferma del modello dei due ospedali “rigenerati”, a Verbania e Domodossola, che – secondo le forze politiche di opposizione – ignora la netta bocciatura già espressa il 1° luglio 2022 dall'assemblea dei sindaci. Una scelta giudicata "grave e irrispettosa", che rischia di aggravare la situazione sanitaria del territorio.
Secondo la coalizione, un nuovo ospedale moderno e ben localizzato rappresenta l’unica soluzione efficace, da accompagnare a una riforma seria della rete territoriale, basata anche sulle Case di Comunità.
La proposta attuale, che punta a mantenere due strutture con compiti e servizi distinti, viene definita insostenibile, poiché genera disparità nell’erogazione delle cure e accentua la carenza cronica di personale, oggi parzialmente tamponata con costose esternalizzazioni.
Nel comunicato si critica inoltre il ricorso alla “specificità montana” come giustificazione per il mantenimento di due presìdi equivalenti: un’ipotesi definita "vetusta e illusoria", che – a detta della coalizione – non farà che peggiorare una sanità già in affanno.
"Serve un’assunzione di responsabilità collettiva – scrivono i rappresentanti delle forze politiche –. Un cambiamento non è più rimandabile. Un nuovo ospedale moderno, integrato con la sanità territoriale, è l’unico obiettivo possibile. Le energie politiche e amministrative devono convergere su questa direzione".
Il dibattito sul futuro del sistema ospedaliero del VCO si è riacceso con un confronto destinato a proseguire. Fino a quando?
