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TRENO 2

BACENO - 12-6-2025 -- Inizierà esattamente domani venerdì 13 giugno la 59° stagione estiva del Treno dei bimbi di Osso di Croveo, la struttura estiva dei frati Cappuccini di Domodossola, il fiabesco e conosciuto villaggio di vecchie carrozze ferroviarie, nato nel 1966 per volontà di Padre Michelangelo, figura chiave e conosciuto in tutta l’Ossola per le sue numerose opere tra cui questo mega spazio estivo dedicato a quei numerosi bambini che durante l’anno scolastico soggiornavano alla Casa del Fanciullo, ora Casa Letizia all’interno del rione Cappuccina.

Per questa occasione così speciale il 21/22 giugno tornerà il raduno degli ex fanciulli di Padre Michelangelo una tappa obbligatoria e significativa come ci scrive Germano Bacchetta (promotore del raduno) un sogno realizzato, una follia diventata poi realtà ma soprattutto un orgoglio per molte famiglie che hanno condiviso questa esperienza e questo percorso iniziato proprio nell’estate di 59 anni fa.

Ci sono luoghi che non si possono spiegare con le parole, luoghi che parlano attraverso i sorrisi, le mani, le stagioni che passano e le persone che restano.

In fondo alla Val d’Ossola, esattamente nella Valle Antigorio, nel silenzio della montagna, c’è un villaggio fatto di numerosi vagoni che ora non sono più treni, ma confortevoli stanze tra rifugi e numerosi giochi per i bimbi nato nel 1966 da un sogno di accoglienza e costruito un pezzo alla volta, non da imprese o cantieri, ma da numerosi volontari, persone comuni con cuori straordinari, che hanno offerto il proprio tempo, la propria forza la propria anima per quasi 60 anni senza nessun clamore.

Qui, ogni estate, centinaia di bambini hanno potuto vivere un’infanzia serena, giocando tra i vasti prati con tutta la massima tranquillità e dormendo in quei letti a castello che sapevano all’epoca di tanto affetto.

Molti di loro venivano da famiglie italiane emigrate, che trovavano in questo luogo, un ponte con le proprie radici, un villaggio dell’anima.

Oggi purtroppo questo trenino così famoso, rischia veramente di fermarsi per sempre, la partenza dei frati a settembre che lo custodivano con tanta devozione mette tutto in bilico.

Non possiamo lasciare che si spenga ciò che è stato acceso con tanta cura, anche perché questo luogo così magico è memoria … è identità ed un esempio per tutti … è l’eredità di generazioni di volontari che merita a tutti i costi di continuare a vivere.

Come ci scrive sempre Germano Bacchetta ex fanciullo, bisogna fare in modo che questi binari portino ancora lontano, per chi c’è stato, per chi ci sarà e per chi crede che i sogni, quando sono realmente condivisi possano davvero cambiare di nuovo le carte in tavola.

Ci si sente demoralizzati e allo stesso tempo increduli per questa situazione così surreale, anche perché il pensiero che un posto così speciale possa chiudere è doloroso e impensabile, questo villaggio sommerso nella natura incontaminata, con la sua storia e il suo significato, rappresenta per me e per i miei compagni d’infanzia un ricordo prezioso di libertà e di crescita personale, un vero patrimonio irrinunciabile che ha lasciato a tutti noi un’impronta indelebile nelle nostre vite e che merita di essere preservato per le future generazioni.

La stagione estiva al Treno dei Bimbi quest’anno è comunque super garantita con la presenza dei frati e dei suoi numerosi volontari, per il suo futuro è ancora tutto da decidere, ma dietro l’angolo c’è sempre quella “minima speranza” di poter trovare una soluzione di continuità che merita di essere preservato per le future generazioni che arriveranno dopo di noi e che potranno continuare il nostro lungo cammino, iniziato proprio nel lontano 1966.

(c.s)