DOMODOSSOLA – 13-6-2025 -- È giunta all’esasperazione la pazienza degli abitanti di Monteossolano, frazione montana del Comune di Domodossola, da settimane isolata a causa dello smottamento che il 16 aprile scorso ha gravemente danneggiato la strada di accesso. Una frana aperta subito dopo l’abitato di Cisore ha creato una profonda voragine, rendendo impraticabile l’unica via carrozzabile verso valle. Da allora, i residenti sono costretti a vivere tra disagi quotidiani e una sensazione crescente di abbandono.
Oggi, venerdì 13 giugno, durante la seduta del Consiglio Comunale di Domodossola, sarà sottoposta al voto una delibera urgente che prevede l’esecuzione di lavori pubblici per 500.000 euro, finalizzati alla bonifica del versante franoso nella Borgata Baceno e alla ricostruzione della sede stradale di Monteossolano, in base all’art. 140 del nuovo Codice degli Appalti (d.lgs. 36/2023) e all’art. 191 del TUEL.
Interventi di Somma urgenza che dovrebbero in tempi accettabili risollevare la quotidianità per degli abitanti, ormai diventata un percorso a ostacoli. In una testimonianza accorata, un residente scrive: "Il giorno 16 aprile, a causa delle forti piogge, la strada di Monteossolano ha ceduto. […] Da allora siamo costretti a lasciare le auto a valle della frana e attraversare a piedi il cantiere. Chi ha due veicoli ne lascia uno a monte e uno a valle, chi ne ha uno solo deve sperare in un passaggio. Il servizio navetta? Due mattine a settimana, e anche in quei giorni è complicato muoversi".
A complicare ulteriormente la situazione, l’assenza di illuminazione nel tratto pedonale, che attraversa la zona del cantiere. Le difficoltà non si limitano alla mobilità. Le famiglie sono costrette a trasportare la spesa con le carriole, a rifornire le auto con taniche di carburante, e a fare i conti con l’assenza del metano, dovendo utilizzare bomboloni per cucinare e scaldare l’acqua. Per non parlare della gestione dei rifiuti, da portare a mano fino a Cisore, e delle emergenze sanitarie, affidate a un DAE, due zaini sanitari e una piazzola per elisoccorso.
"Non è possibile vivere in questo modo per così tanto tempo. Sappiamo che da quando inizieranno i lavori ci vorranno almeno altri due mesi. Nel frattempo siamo ostaggi. Abbiamo bisogno di risposte e supporto". Un malcontento che riguarda anche il silenzio percepito da parte dell’amministrazione. Stasera, il Consiglio Comunale sarà chiamato ad approvare lo stanziamento d’emergenza. Ma per chi ogni giorno vive su una montagna tagliata fuori dal mondo, è urgente che ai fondi seguano immediatamente i fatti.
