VERBANIA - 12-06-2025 -- Una cerimonia sobria, informale. Il taglio del nastro e la visita alle torri e alle corti dell’antica fortezza hanno ufficialmente inaugurato, oggi, la seconda vita dei Castelli di Cannero. La rocca Vitaliana, la cui storia è strettamente legata a quella della famiglia Borromeo, feudatari del Lago Maggiore, è rinata grazie all’impegno della famiglia. Del principe Vitaliano, che per diciassette anni ha dialogato con la Soprintendenza per definire quello che, è a tutti gli effetti, il restauro di un bene storico e culturale; e della moglie Marina, che ha seguito da vicino i lavori. Sono stati loro a tagliare il nastro all’evento che ha raccolto le massime autorità del territorio: non solo del Verbano Cusio Ossola, ma anche del Verbano novarese e della Lombardia. C’erano il prefetto di Varese e il facente funzione di Verbania, c’era l’assessore regionale al Turismo del Piemonte Marina Chiarelli, e una nutrita delegazione dei sindaci del Verbano che, con la fascia tricolore, hanno accolto l’inaugurazione.
I castelli sono tornati al loro antico splendore, con un lungo e laborioso restauro che, mantenendo inalterate le strutture edilizie dei fortilizi e delle torri che nel tempo sono state aggiunte, quando gli edifici costruiti su questo scoglio antistante Cannero Riviera (ma in territorio di Cannobio), ha aggiunto elementi di modernità: ponti di collegamento, scale, servizi… All’interno dei castelli c’è anche lo spazio per una dimora privata dei Borromeo, ma il sito, che entra ufficialmente nel circuito di Terre Borromeo, sarà visitabile dai turisti. Lo si raggiunge via lago, dai tre porti di partenza individuati: Cannero, Cannobio e Luino. Il numero di visitatori sarà contingentato per le dimensioni del sito, che offre un museo multimediale con anche reperti che raccontano la storia di questi scogli, che sono stati anche covo di pirati e zecca clandestina. L’apertura al pubblico sarà a fine mese.