1

FESTA VICO BARTOLUCCI
 

 

 

DOMDOSSOLA - 13-6-2025 --  È una festa del gusto, una vetrina per la cucina d’eccellenza e un grande evento solidale, ma per lo chef ossolano Giorgio Bartolucci la partecipazione alla Festa a Vico è soprattutto una questione affettiva. Si è conclusa mercoledì 11 giugno la ventiduesima edizione della kermesse ideata da Gennaro Esposito, due stelle Michelin e patron della “Torre del Saracino” di Vico Equense. Tra le centinaia di cuochi accorsi da tutta Italia e dall’estero, Bartolucci è ormai di casa: il 2025 segna il decimo anno consecutivo in cui lo chef domese prende parte alla manifestazione.

“È un onore ricevere ogni anno l’invito – racconta –. La Festa a Vico è qualcosa di enorme, ma soprattutto è il legame con Gennaro Esposito a renderla speciale per me”. Fu proprio lo chef campano il primo a riconoscere il talento del giovane Bartolucci, invitandolo dieci anni fa alla sezione “Una promessa è una promessa”, spazio riservato agli under 30 emergenti. In quell’occasione, il suo piatto – una nocciola d’agnello farcita con pane alle ortiche su crema di aglio orsino – si aggiudicò uno dei punteggi migliori, segnando l’inizio di una carriera luminosa che lo ha portato, dal 2020, a ottenere la stella Michelin con il suo Atelier Restaurant & Bistrot di Domodossola.

Da quel primo invito è nata un’amicizia che dura tuttora. “Ci sentiamo spesso, mi confronto con lui, e quando lo invitai a un evento benefico in Ossola, venne senza esitazioni. È un grande professionista e una persona eccezionale”.

La Festa a Vico, interrotta solo dalla pandemia, è tornata a crescere negli ultimi anni, richiamando circa 50.000 visitatori in tre giorni e raccogliendo oltre 300.000 euro per enti no profit. Il programma è stato un mix di alta cucina e cultura gastronomica, con eventi sold out come “La cena delle stelle”, “La Repubblica del cibo” e “Il cammino di Seiano”, che ha visto oltre 200 chef impegnati lungo tre chilometri di lungomare con piatti dedicati al territorio.

Anche Bartolucci ha portato un assaggio della sua terra. “Il tema era il territorio e io ho scelto di rappresentare la mia Ossola con un genuino hamburger. Un finger food che unisce carne selezionata della macelleria Puliani di Re, il formaggio Monscera di Jody Maccagno da Cosasca, erbe di montagna fresche, salsa barbecue vegetale di mia invenzione e pane nero di segale. Un piccolo boccone, ma con tutta l’anima delle nostre valli”.