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ROMA - 15-06-2025 -- Inizierà l’11 luglio davanti al gup del Tribunale di Roma il processo che, nato nel Vco, vede accusati di corruzione e accesso abusivo alle banche dati delle forze dell’ordine due avvocati di Frosinone e un sottufficiale dei carabinieri. Alfredo e Gabriele Scaccia, padre e figlio di 62 e 40 anni, nel 2022 hanno accettato di difendere in vari procedimenti di natura penale e fiscale pendenti in provincia un imprenditore ossolano attivo nel settore del commercio di idrocarburi. È stato durante questa attività, così ha ipotizzato la Procura di Verbania che, alla ricerca di informazioni sulle indagini in corso o su chi le conduceva o ne aveva parte, che i due avrebbero chiamato in causa un luogotenente dell’Arma in servizio a Frosinone, Carmine Casolaro. A lui sono stati sequestrati 10.000 euro che l’accusa ritiene siano il corrispettivo di oltre 19.000 accessi alle banche dati Sdi che il sottufficiale avrebbe effettuato, non per ragioni di servizio, nel periodo in contestazione.

Il fascicolo, aperto a Verbania e seguito da tre misure cautelari nei confronti degli indagati, è stato successivamente trasferito per competenza territoriale nel Lazio. Non a Frosinone, ma a Roma, poiché nel reato di accesso abusivo è competente la Procura del capoluogo regionale. Nella capitale gli inquirenti hanno chiesto e ottenuto il giudizio immediato e il gup ha già fissato udienza per l’11 luglio.