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VERBANIA - 16-06-2025 -- Il fatto non sussiste. A un anno di distanza dal processo di primo grado, oggi la Corte d’Appello di Torino ha ribaltato la sentenza di condanna nei confronti di Antonio Ciurleo, giornalista ossolano accusato di diffamazione aggravata nei confronti del comune di Domodossola. Nell’ottobre del 2020 pubblicò sul suo canale social “L’altra informazione” un video in cui indagava su un concorso per un posto da bibliotecario bandito dal Comune. Concorso – affermò – di cui si conosceva già il nome del vincitore (e, quindi, si alludeva fosse stato “indirizzato”), circostanza che espose anche all’autorità giudiziaria con un esposto presentato in polizia e mai preso in considerazione dalla Procura, che non procedette nelle indagini. Circostanza poi confermatasi nei fatti.

Il video fu ritenuto diffamatorio dall’Amministrazione domese, che dopo aver denunciato il giornalista, s’è costituita parte civile nel procedimento di primo grado che, a Verbania, ha visto Ciurleo soccombere. Il giudice nel maggio del 2024 l’aveva condannato a duemila euro di multa, cinquemila di risarcimento provvisionale per il danno cagionato oltre alle spese legali di costituzione di parte civile del Comune, difeso dall’avvocato Christian Ferretti.

Ciurleo, che ha pagato le somme richieste, con l’avvocato Carlo Crapanzano ha impugnato la sentenza di condanna. Oggi, davanti alla terza sezione della Corte d’Appello di Torino, il verdetto è stato ribaltato. I giudici l’hanno assolto perché il fatto non sussiste, cioè con formula piena, compensando le spese di entrambi i gradi di giudizio. Il Comune dovrà restituirgli le somme incassate

Il giornalista esprime grande soddisfazione e ringrazia l’avvocato Crapanzano, che con lui s’è battuto per l’affermazione dell’innocenza dell’imputato. Le motivazioni saranno depositate entro 90 giorni.