VERBANIA - 18-06-2025 -- Ha risarcito per quel che ha potuto – 36.000 euro, accettati dalla parte offesa – e ora chiede di patteggiare il 31enne residente in provincia che, nell’agosto dell’anno scorso, fu arrestato per violenza sessuale e lesioni aggravate. Per la seconda volta nel volgere di un paio di mesi, era rientrato a casa ubriaco e, con la forza, aveva preteso un rapporto dalla moglie, madre di un bambino che oggi ha quasi due anni. Un rapporto molto rude, che le aveva provocato gravi lesioni. Era stato lo stesso 31enne a chiamare i carabinieri per una lite familiare, apparsa poi per ciò che era: un’aggressione. La donna, che memore dell’episodio precedente – mai denunciato, e solo in quel frangente raccontato ai militari – fu portata in ospedale. Successivamente, aperta una pratica di codice rosso, il gip ne dispose l’arresto e fu avviato il procedimento penale che, a distanza di meno di un anno, è già in fase di discussione poiché è stato disposto il giudizio immediato. L’imputato è difeso dall’avvocato Gabriele Pipicelli che, contando anche sul risarcimento, ha chiesto di poter patteggiare. Avrà tempo sino a settembre per trovare un accordo col pm. Diversamente, alla prossima udienza, il processo si terrà con rito abbreviato e si avrà la sentenza di primo grado.
