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tribunale aula a vuota

VERBANIA - 18-06-2025 -- Assolta per non aver commesso il fatto. Ribaltando la sentenza di primo grado che, nel dicembre del 2023, l’aveva vista condannata a nove mesi (con sospensione condizionale della pena e non menzione), la Corte d’Appello ha riformato la decisione del Tribunale di Verbania nella vicenda penale legata all’appalto della casa di riposo di Premosello Chiovenda. Dopo che per lo stesso reato in concorso l’allora sindaco Giuseppe Monti aveva patteggiato un anno e quattro mesi, una funzionaria comunale di Premosello era finita a sua volta a giudizio, accusata di essere l’autrice materiale di due determinazioni dirigenziali che, retrodatate, giustificavano la proroga del contratto alla società che aveva in gestione l’Rsa. Quel falso in atto pubblico, nella prospettazione dell’ex procuratrice di Verbania, Olimpia Bossi, la funzionaria – che si occupava di altro servizio, mentre il responsabile di quel settore era il sindaco medesimo – l’avrebbe fatto d’accordo con Monti. Fin dal procedimento di primo grado gli avvocati Bruno Stefanetti e Maria Grazia Medali hanno insistito sulla mancanza dell’elemento psicologico, sulla non volontà di compiere un atto falso ma sul mero aiuto materiale che l’imputata avrebbe dato nella redazione di un atto predisposto da Monti. Il Tribunale di Verbania aveva accolto le tesi dell’accusa, condannandola a nove mesi. La Corte d’Appello l’ha assolta con formula piena, perché il falso non fu opera sua, né vi concorse.