VCO - 20-6-2025 -- Otto decenni sono trascorsi da quando le montagne tra Verbano e Ossola furono teatro di una delle operazioni più brutali del nazifascismo in Piemonte. L'81° anniversario del rastrellamento in Valgrande e delle successive esecuzioni, torna ad essere commemorato con un programma articolato su due giorni.
La commemorazione inizierà sabato mattina con una serie di cerimonie distribuite sul territorio. Alle 9:30 presso Santino, alle 10:00 a Ponte Casletto e alle 11:00 nel cimitero di Rovegro, verranno onorati i trecento caduti dell'operazione nazifascista. Tra le vittime, partigiani giunti da tutta Italia e popolazione locale che aveva offerto loro rifugio e sostegno.
Il pomeriggio vedrà la presentazione, presso la Casa della Resistenza di Fondotoce, del documentario "Sandra Gilardelli. La partigiana e la rosa rossa", opera di Marco Manzoni che racconta la vicenda di una staffetta milanese, oggi prossima ai cento anni, che operò sulle alture del Verbano con la brigata Cesare Battisti. L'evento sarà introdotto da Nico Tordini, coautore insieme al padre Lino del volume "Partigiani di Valgrande".
La giornata culminerà alle 21:45 con la tradzionale fiaccolata notturna che partirà da villa Caramora a Intra, edificio che durante l'occupazione tedesca fu trasformato in centro di detenzione e tortura. I partecipanti si dirigeranno verso Fondotoce, dove giungeranno alle 22:45 per unirsi ai portatori di fiaccole provenienti da Baveno, creando un momento di forte simbolismo.
Villa Caramora, oggi struttura sanitaria, conserva nella sua storia il ricordo di essere stata il luogo da cui furono prelevati 43 prigionieri per essere condotti alla fucilazione lungo il canale. Tra loro l'unica donna, Cleonice Tomassetti, posta in testa al corteo sotto un cartello di triste propaganda nazifascista. Solo Carlo Suzzi riuscì a salvarsi fingendosi morto tra i compagni caduti.
La domenica mattina, dopo la celebrazione religiosa nella parrocchiale di Fondotoce alle 10:30, si terrà il raduno principale in piazza Adua. Numerose delegazioni parteciperanno alla processione verso il sacrario, accompagnate dal corteo dei figuranti che rappresenteranno i Caduti per la libertà.
Al sacrario l'orazione ufficiale tenuta da Enzo Laforgia, docente, ricercatore storico e scrittore.
L'iniziativa, promossa dall'ANPI in collaborazione con l'associazione Casa della Resistenza e le istituzioni locali, vuole trasmettere alle nuove generazioni i valori della lotta partigiana.
Il collegamento tra Baveno e Fondotoce assume particolare significato: il 21 giugno 1944, il giorno successivo alla strage di Fondotoce, altri diciassette partigiani furono giustiziati a Baveno, anch'essi prelevati dalla stessa villa Caramora.
La manifestazione si inserisce nel Parco della Memoria e della Pace di Fondotoce, luogo simbolo che sorge proprio dove si consumò la tragedia del 1944, trasformando un sito di dolore in spazio di riflessione e impegno civile per le generazioni future e dove il ricordo non è mai venuto meno. Nel giugno del 1945, a Italia da poco liberata a solo un anno dai fatti, nel luogo dell'eccidio la gente volle riunirsi per ricordare.
