DOMODOSSOLA – 21-6-2025 -- Ancora una truffa ai danni di una persona anziana, ma questa volta con un lieto fine: grazie all’intervento tempestivo dei Carabinieri di Domodossola, tre persone – due uomini e una donna, residenti fuori provincia – sono state arrestate in flagranza per truffa aggravata.
La tecnica utilizzata era quella tristemente nota del “finto incidente”: una telefonata allarmante alla vittima, durante la quale un falso operatore annunciava un grave sinistro causato da un parente (figlio o nipote), e la richiesta urgente di denaro o gioielli per “evitare il carcere”.
Da giorni, la Centrale Operativa dei Carabinieri riceveva segnalazioni da vari comuni del circondario, tutte riconducibili allo stesso schema. È così che i militari hanno organizzato una serie di controlli mirati, con pattuglie in abiti civili e in uniforme, pronte ad agire sul territorio.
Mercoledì mattina, l’attenzione dei carabinieri è stata attirata da un’auto sospetta – un piccolo crossover – che si aggirava senza una meta precisa nel centro di Domodossola, proprio in una zona da cui erano partite alcune delle ultime segnalazioni. L’auto è stata pedinata nei suoi movimenti, finché i tre occupanti non sono scesi nei pressi di un vicolo. Poco dopo, uno dei soggetti è entrato in un’abitazione, per uscirne rapidamente e rientrare in macchina.
La trappola era scattata. La pattuglia ha fermato il veicolo prima che imboccasse la superstrada, mentre un altro equipaggio identificava l’abitazione appena visitata: all’interno, una donna anziana, visibilmente scossa, ha raccontato di aver ricevuto poco prima una telefonata con la terribile notizia di un incidente provocato dal figlio. Su richiesta del falso interlocutore, aveva preparato oro e denaro da consegnare all’“emissario”.
Nel corso della perquisizione del veicolo, i carabinieri hanno trovato monili in oro e 950 euro in contanti, esattamente quanto la signora aveva appena consegnato. I tre truffatori, due dei quali già noti alle forze dell’ordine, sono stati arrestati in flagranza e ora dovranno rispondere del reato di truffa aggravata ai danni di persona anziana.
Il denaro e gli oggetti preziosi sono stati restituiti alla legittima proprietaria, grazie alla prontezza e all’efficacia dell’intervento delle forze dell’ordine.
