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RIO DE JANEIRO – 11.08.2016 – Fuori dai quattro
ma ancora in lizza per una medaglia di bronzo. Il debutto olimpico di Filippo Ganna e del quartetto ciclistico azzurro nell’inseguimento su pista – ripescato in extremis pochi giorni fa dopo l’estromissione della Russia – è stato positivo. Ieri sera il team con il vignonese Ganna, Simone Consonni, Liam Bertazzo e Francesco Lamon ha affrontato le qualificazioni cercando il miglior tempo possibile, con l’obiettivo primario di arrivare tra gli 8 (su 10) e col secondario di entrare tra i quattro. Il primo è stato facilmente centrato, il secondo no, e non di poco. Nonostante sulla carta l’Italia valga un crono migliore, le circostanze della convocazione, che di fatto hanno impedito alla squadra di preparare un allenamento specifico per i Giochi, hanno pesato. E, così, il 3'59”.708 fatto segnare al velodromo Municipal, vale la quinta prestazione davanti a Germania, Svizzera e Cina. Non basta però per avvicinare la Nuova Zelanda, quarta con 3’55”.970, né le altre, a iniziare dai fenomeni della Gran Bretagna, che con 3’51”940 hanno inflitto più di tre secondi e mezzo alla Danimarca e all’Australia. La lotta per la medaglia d’oro è ristretta a queste quattro, ma non tutto è perduto per gli azzurri, che teoricamente sono in corsa per il bronzo. Questa sera dalle 21,52 ora italiana prendono il via le batterie a eliminazione diretta. Gran Bretagna-Nuova Zelanda e Danimarca-Australia sono gli abbinamenti delle “semifinali”: chi vince si scontra per il titolo olimpico. Le perdenti, insieme alle altre quattro protagoniste delle sfide Italia-Cina e Germania-Svizzera, saranno valutate in base al tempo. Le due performance migliori varranno la finale per il bronzo, le altre, a seguire, per i piazzamenti successivi. Le finali saranno stanotte dalle 23,20.