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DOMODOSSOLA – 11-08-2016- Si è parlato di canoni idrici, di sanità e del nuovo ospedale del Vco, di Unioni e di fusione dei Comuni, di sviluppo del territorio questa sera alla festa dell'Unità alla Lucciola dove era presente il vicepresidente della Regione Aldo Reschigna. A proposito dei fondi dei canoni idrici per il Vco il vicepresidente, nel dibattito moderato dalla segretaria provinciale del Pd Antonella Trapani, è stato chiaro non arriveranno: “Voglio ricordare – ha detto - che abbiamo approvato lo scorso anno una legge regionale che ha riconosciuto la specificità montana di questa Provincia, le ha dato delle competenze e delle risorse che sono aggiuntive rispetto a quelle di 1milione di euro all'anno, il confronto con altre regioni è spietato, ma è un confronto che va fatto tenendo conto delle difficoltà della Regione Piemonte e non si può vivere di promesse” . Reschigna ha poi sottolineato che la provincia si trova in queste condizioni a causa del Disegno di legge che portava alla cancellazione delle province e questo ha comportato il fatto che anno dopo anno venivano tolti i trasferimenti dello Stato al punto da rendere impossibile avere degli equilibri di bilancio. “Oggi siamo all'assurdo – ha detto - non ci sono più trasferimenti dallo Stato alla provincia del Vco, ma ci sono prelievi dallo Stato stesso che toglie i soldi che la provincia incassa dall'Rc auto, una delle entrate che vanno alle province. Per anni la provincia riceveva 4 milioni di euro di trasferimenti dalla Regione che quest'ultima non metteva nel proprio bilancio. Oggi la Provincia si trova con un disavanzo formale di 13 milioni di euro, un disavanzo reale di 25 milioni di euro perchè a questi bisogna aggiungerci i 12 milioni di euro che la provincia del Vco continua a mantenere come residuo attivo nei confronti della Regione, ma che la Regione non ha come debito nei confronti della Provincia”. A proposito della situazione sanitaria ha rilevato che sono aumentati i numero di posti letto per anziani non autosufficienti, 65 in più rispetto al passato. Il vicepresidente ha portato una buona notizia ovvero che i posti post acuzie presso Rsa che erano stati assegnati quasi tutti nel Verbano: all'Eremo di Miazzina e alla Sacra Famiglia verranno assegnati anche alle strutture dell' Ossola e del Cusio. Per quanto riguarda il nuovo ospedale ha dichiarato : “A fine settembre verrà presentato il progetto del nuovo ospedale con posti letto, specialità, ruolo, servizi. L'iter dovrebbe prevedere l'affidamento ad un privato della costruzione e non comunque della gestione dell'ospedale. L'azienda sanitaria regionale si impegnerà a pagare per un certo numero di canoni di locazione e alla fine la struttura diventerà di proprietà della Regione. Il nuovo ospedale non nasce dal fatto di chiudere il dea di Domo o di Verbania, ma dall'esigenza di rendere il territorio più appetibile. E' sempre più difficile recuperare medici – ha detto - disposti a lavorare nelle nostre strutture e inoltre i costi gestionali di due ospedali sono enormi” .