1

felipe thomazelli 2

BAVENO - 26-06-2025 -- Quattro anni di dolore, di un lutto incomprensibile e difficile da superare. Quattro anni senza un marito e un papà per tre figli piccoli, ma anche quattro anni senza che vi sia stata, non solo una verità giudiziaria, ma nemmeno una risposta da parte della giustizia.

Il 26 giugno del 2021 faceva molto caldo, come oggi. E Felipe Libio Thomazelli (nella foto), trentenne brasiliano che s’era trasferito con la famiglia a Stresa per lavoro, era in cerca di refrigerio. Aveva portato con sé al fiume, nella spiaggia attigua al Lido di Baveno che già aveva frequentato, due dei tre figli, i più grandicelli: la femmina che allora aveva 11 anni e il maschietto di 8. La terzogenita, di 4 anni, era rimasta a casa. Verso mezzogiorno il bambino, camminando nel greto del Selva Spessa, inciampò e iniziò ad annaspare. La sorellina gli andò incontro, ma faticando a sua volta a sorreggerlo. Intervenne allora il padre che, entrato in acqua, recuperò a forza i bambini e li consegnò a un altro bagnante rimasto a riva. Fu in quel frangente che accusò un malore e si inabissò. Il corpo fu ritrovato poco dopo dai vigili del fuoco, non lontano dalla riva del lago, a qualche metro di profondità. Sul posto, oltre al 118, intervennero i carabinieri di Stresa.

Nei giorni successivi, anche a seguito di un esposto presentato dai legali della famiglia, fu avviata un’indagine per omicidio colposo. Emerse infatti che, oltre a difettare dei cartelli di pericolo – che il Comune s’affrettò a posizionare pochi giorni dopo l’annegamento – la spiaggia, autorizzata da Arpa alla balneazione (con gli obblighi derivanti da una specifica legge regionale), pur essendo “libera” alla fruizione, aveva un gestore. Inserita nel più ampio compendio denominato “Parco Lido”, che comprende la contigua area privata con bar-ristorante e spiaggia, era stata da poco affidata in gestione al termine di una procedura pubblica. Il contratto prevedeva che il concessionario effettuasse “pulizia e servizio di assistenza bagnanti per il periodo minimo dal 15/06 al 15/09 di ogni anno, in tutti i giorni, per tutta la durata della concessione, sulla spiaggia pubblica a lago”.

L’anno successivo il comune di Baveno modificò la concessione originaria del Parco Lido e, citando i recenti fatti di cronaca, stralciò quella spiaggia, proprio con la motivazione – segnalata dai gestori – che i bagnanti sono “incauti, sconsiderati, poco rispettosi delle regole della convivenza civile e sregolati nei modi e nelle abitudini”.