VILLETTE – 27-6-2025 -- Con l’apprezzatissimo spettacolo preserale della svizzera Gardi Hutter si è chiusa a Villette domenica 22 giugno la decima edizione di” Castelli in Aria”, Festival di Artisti di strada.
L’evento iniziato il giorno prima, aveva dovuto subire proprio nel pomeriggio, qualche lieve modifica per le avverse condizioni meteo che ha costretto a dirottare al coperto (presso la sala consigliare del municipio), due spettacoli all’aperto, di cui uno (Sankalpa) previsto nella suggestiva cornice nel bosco ad est della frazione Londrago. In compenso domenica il sole ha fatto la sua comparsa accogliendo sin dal mattino un numeroso pubblico di ogni età e provenienza.
Per due giorni si sono esibiti nel caratteristico borgo vigezzino, artisti italiani ed altri provenienti da Polonia, Iran, Argentina e dalla vicina Svizzera, dando un tocco di internazionalità a questa rassegna. Un festival iniziato una decina di anni fa quasi in sordina, andato via via crescendo e che subì, solo nell’anno restrittivo del Covid, una limitazione che venne “aggirata” con l’apposizione per le vie del paese di pannelli con testimonianze fotografiche delle precedenti edizioni.
Questi gli spettacoli e gli artisti ammirati da bimbi e adulti nella due giorni villettese:
“Da cosa nasce cosa”, virtuosismo su ruota acrobatica con Elisa Zanlari di Circo Puntino (Torino). “Il carretto delle storie: i tre porcellini” con le tre protagoniste del Teatro dell’Argine (Bologna). “Abracadacqua” teatro fisico e gag divertenti con Mattia Cabrini e Andrea Migliorini della Compagnia dei Piccoli (Cremona).
“Malleabile” teatro fisico, arti circensi ed equilibrismo su scala libera con Peppino Marabita (Sicilia).
“Trame - la via mistica dell’anima” danza, Sufi e musica dal vivo, con Andrea Murada, Biagio Accardi e Hadi Habibnejad, (Italia - Iran).
“RubeN” - regia Antonio Vergamini - Strepitoso funambolismo di due artisti e musica dal vivo (Italia - Argentina - Polonia).
“Waiting for the miss” acrobatica aerea e poetica comicità con Jenny Pavone (Torino).
“Giovanna D’ArpPO” - Teatro clownesco di una lavandaia trasognata con Gardi Hutter (Svizzera).
A questi spettacoli hanno fatto da corollario: Live music con i Lilhium, l’installazione artistica “Closlieu”, il Laboratorio di pittura per bambini “Arte in Atelier” e l’installazione giocosa “Ul balin” un percorso in legno opera di Ivan Ramoni. Aperto per l’occasione anche il Museo etnografico “La ca di feman da la piazza”. Sono stati allestiti anche due punti di ristoro a cura della Pro Loco e della rinomata “Accademia dei Runditt” di Malesco. Apprezzate anche le due esposizioni artistiche: Ricordo di Davide Ramoni - Casa “La Margherita” a cura della nipote Federica Ramoni e Giocare col mondo di Gioele Zaccheo sul percorso tra le due frazioni di Gagliago e Vallaro.
Questo Festival ideato da Sara Tadina, è stato organizzato dalla Pro Loco con l’indispensabile avvallo del Comune e reso possibile dal generoso contributo di volontari, col sostegno di Fondazione Comunitaria del VCO, Fondazione Compagnia di S. Paolo, Fondazione Cariplo e dallo sponsor Vaillant service plus di Daniel Gnuva per la pubblicità.
GB
