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BIELLA - 27-06-2025 -- Ha 64 anni e risiede nel Verbano uno dei tre uomini sospettati di essere gli autori della rapina all’ufficio postale di Candelo, in provincia di Biella, avvenuta due settimane fa. Al di là dell’esiguo bottino – circa 600 euro – sono state le modalità del colpo a suscitare allarme nella popolazione. Attorno alle 8,30 di martedì 17 giugno, un uomo vestito di nero e con un passamontagna sul capo ha fatto irruzione con una pistola in pugno nell’ufficio postale della località biellese. Ha esploso un primo colpo di pistola in aria, spaventando impiegati e clienti. Poi s’è fatto consegnare il denaro in contante in cassa (600 euro) ed è uscito in strada, dove è salito a bordo di una Citroen C3 noleggiata il giorno prima a Verbania dall’uomo che era a bordo. Il rapinatore ha esploso un secondo colpo di pistola che, infranto il parabrezza posteriore, è finito contro la vetrina di un negozio. Poi la rocambolesca fuga verso Biella, con il tamponamento a una vettura incontrata per strada prima dell’abbandono della Citroen, data alle fiamme nel parcheggio della stazione di Chiavazza.

Le dichiarazioni dell’occupante la C3, che ha negato ogni coinvolgimento, hanno insospettito gli investigatori che, scavando, hanno trovato un legame tra l’uomo, 64enne residente nel Verbano, e altre due persone, di 45 e 59 anni, ritenute complici: uno è colui che ha fatto irruzione nell’ufficio postale, l’altro è l’autista che l’avrebbe recuperato per strada, portandolo via dal luogo del delitto.

La Procura di Biella, che ha coordinato le indagini di Nucleo investigativo dei carabinieri e della Squadra mobile della questura di Biella, ha raccolto elementi di prova solidi che hanno portato sabato all’arresto del 45enne e del 59enne, oltre che al sequestro della pistola Beretta calibro 9 utilizzata per la rapina.