ARONA – 12.08.2016 – Nemmeno un mese fa,
sulla stessa spiaggia di punta Vevera, ci fu un’altra croce. Un altro straniero, anch’egli provenienti dalla Lombardia, come tanti tra coloro che scelgono quell’arenile, comodo perché vicino alla stazione ferroviaria e raggiungibile a piedi. Djabi Vadjigiuba, 31 anni, ivoriano , abitava a Varese e domenica 17 luglio aveva raggiunto Arona con due amici, sotto gli occhi dei quali è annegato a causa di un malore.
Tecnicamente la spiaggia di Punta Vevera non è balneabile, né è presidiata o controllata. La balneabilità, con la qualità delle acque monitorate dall’Arpa, è garantita solo al Lido. Anche a Punta Vevera, come in altre località, sono affissi cartelli che indicano il divieto di tuffarsi in acqua. Divieto non certo rispettato in questa spiaggia collocata tra la costa del Verbano e la foce del torrente, dove la riva dopo pochi metri scende rapidamente e dove sotto l’acqua si nascondono le insidie di buche e mulinelli. Per questa ragione, e anche per evitare nuovi problemi, oggi il sindaco Alberto Gusmeroli ha annunciato che vieterà fisicamente l’accesso alla riva.