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BEURA – 12-08-2016- Dopo l'ultimo consiglio dell'Unione delle Valli dell'Ossola, dove sono emersi da parte degli amministratori alcuni problemi sul mal funzionamento delle funzioni associate ed in generale sull'Unione che non è riuscita ancora ad avviare lo sviluppo tanto sperato, l'argomento riscalda ulteriormente questo periodo estivo. Sul tema arriva lo sfogo di Davide Carigi sindaco del Comune di Beura, ente che inizialmente faceva parte del'Unione e che poi ha deciso di uscire per costituire con Trontano e Pallanzeno l'unione della Media Ossola . “ Io credevo fortemente nell' Unione delle Valli dell'Ossola - dice Carigi - ma sono stato tradito... gli ossolani sono stati traditi. A chi crede ancora in un’Ossola unita, posso solo dire che ci credo anch’io, ma quando le cose non funzionano bisogna prenderne atto, magari sono sbagliati gli attori, magari si cambia il metodo, insomma si fa qualcosa , non ci si ostina a farsi guidare da chi ha perso da troppo tempo la patente, specie se si hanno numeri che autorizzano a smarcarsi da un sistema che si rivela vetusto, autoritario ed inefficace”. Il Comune di Beura due anni fa decise di uscire dall’Unione Montana delle Valli dell’Ossola ora il primo cittadino dice di essere soddisfatto della scelta operata. “Con Trontano e Pallanzeno – spiega -abbiamo messo in atto alcune funzioni associate, tra cui quella dei vigili urbani e della protezione civile. All'epoca – spiega Carigi - ho ricevuto critiche feroci da più parti e nessuno si è fatto avanti per capire le ragioni del gesto del Comune di Beura Cardezza . Ora alla luce di quanto apparso sulla stampa locale, in riferimento alle difficoltà in cui versa l’Unione, tengo a precisare che per quanto mi ha riguardato in passato, avevo visto con anticipo la deriva che stava prendendo l’ente, molte parole e pochi fatti, una struttura inutilmente rigida , costruita intorno ad amministratori, in alcuni casi poco esperti, in altri fin troppo navigati e sicuri di sé , certi di poter recuperare una situazione lasciata stagnare per troppo tempo”. Secondo Carigi la mancanza di fondi non è una giustificazione valida. “Se le cose non hanno funzionato magari, oltre a rimandare i problemi al neoeletto Sindaco di Domodossola – dice Carigi - sarebbe il caso di farsi qualche domanda, ad esempio come mai quell’Unione è rimasta senza personale, malgrado la Regione lo pagasse per diversi anni? Ad esempio, come mai si è rinunciato alla figura del certificatore degli impianti a fune, rinunciando così implicitamente alla funzione associata conseguente? Come mai malgrado si proponesse la centrale di committenza il personale idoneo veniva lasciato andare o peggio, assorbito , per sistemarlo magari all’anagrafe di qualche comune? Se la colpa è solo del Commissario, come sembra di capire dalle dichiarazioni di qualche “lungimirante” amministratore, come mai non è stato sollecitato? Ho trovato molto poco elegante incolparlo di una situazione, che è incagliata da prima che arrivasse lui, il quale probabilmente nell’incertezza data dalla preoccupazione di non accontentare tutti, ha tergiversato un po’ troppo, ma avrà avuto le sue ragioni, tra le quali credo, per esempio, il peso della gestione dei servizi che non venivano presi in carico dalle Unioni, con la “Grande” Ossola in prima fila e che in caso di chiusura della Comunità Montana non sarebbero stati garantiti”. La grande famiglia di cui parla il Presidente uscente secondo Davide Carigi è un’utopia: “Il Comune di Beura Cardezza dopo l’abbandono dell’Unione delle Valli dell’Ossola – dice Carigi - è stato oggetto di critiche feroci e ritorsioni, malgrado ciò non sono pentito di avere cercato questa via d’uscita perché il tempo mi ha dato ragione”.