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ARMENO - 3-7-2025 -- C’è un'energia speciale che aleggia tra i prati d’altura del Mottarone. È quella che nasce dall’incontro tra passione, territorio e giovani che scelgono di rimanere — o tornare — in montagna per prendersi cura degli animali, dei pascoli e della memoria rurale. Ed è proprio per celebrare tutto questo che sabato 5 luglio, dalle 15.30 alle 17.30, Slow Food Verbano e Cusio per la serie “Incontriamoci con gusto”, propone una visita all’Azienda Agricola Tondina all’Alpe Verda.

Situata poco sopra Luciago, sulla strada che da Armeno sale verso il Mottarone, l’azienda è gestita da una famiglia giovane e determinata, che ha scelto un lavoro faticoso, ma essenziale, fatto di gesti quotidiani e antichi: mungere, pascolare, trasformare il latte in formaggi autentici, buoni, sani.

La giornata sarà l’occasione per vivere un pezzo di montagna vera: si scoprirà come si allevano le capre meticce e le vacche di razza Bruna alpina, come si nutrono, perché il pascolo fa bene — non solo agli animali, ma anche alla biodiversità, al paesaggio, al clima. Ogni estate, gli animali della famiglia Tondina lasciano le colline di Nebbiuno per risalire lungo antichi sentieri verso gli alpeggi: un rito che si rinnova anno dopo anno, in un gesto di resistenza silenziosa e concreta alla scomparsa dei "prati stabili" e delle attività di montagna.

Dopo la visita guidata, una degustazione dei formaggi aziendali accompagnati dal pane del forno “Le Radici” di Cannero Riviera e dal vino dell’azienda Guidetti di Boca. Un piccolo viaggio sensoriale tra profumi d’alpeggio, croste naturali, acidità vivaci e sapori che parlano di fieno, erba, libertà.

Il tutto a un prezzo simbolico (10 euro per i soci Slow Food, 12 per i non soci), che include anche un contributo al progetto solidale di Casa Mantegazza di Omegna.

Non è un caso che questo incontro rientri nel programma “Aspettando Cheese”, in vista del grande evento internazionale “Cheese 2025”, che si terrà a Bra dal 19 al 22 settembre. Quest’anno il tema è “C’è un mondo intorno”, per ricordare che il formaggio non nasce in laboratorio, ma in un ecosistema fatto di pascoli, fioriture, impollinatori, boschi, pastori, animali e saperi millenari.
E i giovani allevatori della famiglia Tondina sono parte viva di questo mondo: presidio umano di un equilibrio fragile, protagonisti di una nuova ruralità fatta di scelte consapevoli, rispetto, competenza e amore per la terra.
Un ruolo centrale in quest'opera di "cura" della biodiversità è giocata dai prati stabili — come quelli che circondano l’Alpe Verda — molto più che scenari bucolici: sono banchi naturali di biodiversità, con oltre 100 specie vegetali in un solo ettaro, habitat ideali per insetti e impollinatori, serbatoi di carbonio, alleati contro incendi e slavine.
Sono luoghi da curare e custodire, non da sfruttare. E la presenza del pascolo — quello vero, rispettoso — è la chiave per mantenerli vivi. Quando gli animali si nutrono di erbe spontanee, i formaggi raccontano tutto questo: non solo sapori più complessi e intensi, ma un diverso equilibrio nutrizionale, con più antiossidanti, più omega-3, più vita.
“Incontriamoci con gusto” è allora molto più di una gita estiva: ma un invito ad ascoltare, a comprendere che dietro a ogni fetta di formaggio c’è un mondo da conoscere e da difendere. È anche un’occasione per incontrare giovani che hanno scelto un futuro coraggioso.

Per info e prenotazioni: 349 127 2672