RIO DE JANEIRO – 12.08.2016 – Un sesto posto finale
che fa ben sperare per il futuro. È già rivolto verso Tokyo lo sguardo del ciclismo su pista azzurro e di Filippo Ganna in particolare. Il giovane vignonese ha da pochi minuti terminato la sua fatica olimpica, archiviando la “pazza” settimana iniziata con la convocazione a cinque cerchi “last minute” e chiusa con la finale per il quinto posto ai Giochi di Rio. Una finale che ha premiato la Germania, vincitrice con un vantaggio di 2”.875. I tedeschi hanno fatto valere la propria preparazione, mostrando i limiti fisici del quartetto azzurro che nei giorni scorsi stava pensando a tutt’altro che a una partecipazione a cinque cerchi. Poi è arrivata l’estromissione della Russia per doping, la partenza d’urgenza e un’avventura in parte improvvisata che mal si concilia con le prestazioni. Scesi in pista a poche decine di minuti di distanza tra le eliminatorie e la finale, gli azzurri hanno accusato. Nella serata in cui ha trionfato la Gran Bretagna con il nuovo record mondiale, il terzo in due giorni e tre gare, l’argento va all’Australia, il bronzo alla Danimarca. A seguire Nuova Zelanda, Germania e, appunto, Italia. Considerata la giovanissima età dei quattro italiani e il modo in cui è maturato il loro debutto ai Giochi, programmare e sognare Tokyo 2020 non è un’utopia.