STRESA – 13.08.2016 – Dopo ventuno mesi
la funivia del Mottarone è tornata in attività. E l’ha fatto in sordina, senza tagli di nastro o cerimonie in pompa magna, ma con la priorità data ai turisti stranieri, vera linfa della funivia. Sono stati loro, alcuni dei quali già in coda prima dell’orario ufficiale di riapertura – stamane alle 9 – i primi a salire in vetta. Le autorità, a iniziare dal sindaco Giuseppe Bottini e dal vicepresidente della Regione Aldo Reschigna, hanno atteso il secondo turno. L’ultima volta che le cabine avevano viaggiato era stato nell’ottobre del 2014, prima che arrivasse lo stop forzato per ragioni tecniche, di collaudi e di sicurezza. Da allora è iniziato il percorso politico che, passato da una gara andata a vuoto e dal rilancio finanziario di Regione e Comune (che contribuiscono con 3,4 milioni in due sui 4,4 complessivi), s’è completato grazie ala sinergia tra pubblico e privato. La nuova società, che gestirà l’impianto sino al 2030, è il matrimonio tra le Ferrovie del Mottarone srl (gestore sino al 2014) e la Leitner di Bolzano (fornitore delle funi). Insieme hanno messo sul piatto un milione di euro, anticipando anche il contributo stresiano, che verrà erogato in rate annuali e pagato dall’imposta di soggiorno.
Una volta ricevuto il via libera, i lavori sono andati avanti spediti e l’apertura, inizialmente prevista per i primi di agosto, è slittata solo il tempo che l’Ustif – l’ufficio competente del ministero dei Trasporti, rilasciasse le autorizzazioni dopo i collaudi dei giorni scorsi.
Si rimette in moto così una storia iniziata nel 1970, anno in cui la funivia prese il posto della tramvia smantellata nel 1963, dopo 52 anni di attività nei quali – soprattutto negli anni ’30 – il collegamento tra Stresa e il Mottarone aveva lanciato e fatto conoscere la stazioni sciistica. La spinta a far ripartire la funivia è arrivata anche dagli operatori turistici in vetta, che negli anni hanno investito per allungare la stagione e creare nuove attrazioni. Anche la famiglia Borromeo ha di recente manifestato la volontà di investire al Mottarone.
Il percorso è lo stesso di prima: 2.351 metri con 598 di dislivello e una stazione intermedia all’Alpino. Sono state invece completamente rifatte le cabine, che ora garantiscono anche l’accesso ai disabili.