BERNA - 22-7-2025 --
Gli ambasciatori e i consoli generali di quasi tutti i paesi vengono trasferiti ogni quattro anni in nuove sedi, per garantire con questa rotazione una certa neutralità nelle relazioni diplomatiche. I diplomatici di alto rango devono tornare regolarmente nel loro paese d'origine, per apportare la loro grande esperienza a favore dei ministeri degli esteri.
Non sempre le nomine dei nuovi ambasciatori nei paesi in cui rappresentano il loro paese d'origine hanno successo. Proprio a Berna, gli svizzeri hanno dovuto constatare che gli ambasciatori di grandi paesi creavano più discordia che diplomazia.
L'Italia fa una lodevole eccezione con il suo nuovo ambasciatore a Berna, Gian Lorenzo Cornado. Con la sua affascinante semplicità e la sua grande conoscenza della Svizzera, ha conquistato in poco tempo i cuori degli svizzeri, solitamente piuttosto distaccati.
I media parlano volentieri di lui e del suo lavoro a favore delle buone relazioni tra i due Paesi vicini: «Made in Italy» ai massimi livelli. Ciò è particolarmente importante al giorno d'oggi, e pensiamo anche all'urgente ampliamento delle infrastrutture ferroviarie a sud del Sempione e di Chiasso e Luino, che devono far fronte a un traffico sempre più intenso.
Con i suoi consolati in diverse città della Svizzera, offre inoltre assistenza agli oltre 700’000 cittadini italiani (o con doppia cittadinanza) e ai circa 100 000 frontalieri per questioni amministrative, tra cui il rilascio di documenti di ogni tipo.
Come giustamente sottolineato nelle interviste rilasciate a diversi media svizzeri, l'immigrazione di uomini e donne dall'Italia ha sicuramente reso la Svizzera più «vivace», il che è indubbiamente vero. Lo si nota nella gastronomia, nella musica e nello stile di vita, che dagli anni '60 ha subito un cambiamento positivo.
Walter Finkbohner