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VERBANIA - 22-07-2025 -- Un anno di trattativa, di -per stare in tema- retromarce e inversioni a “u”, tergiversazioni e contrapposizioni politiche che hanno fatto saltare un’operazione che molti, a turno, consideravano utile.

È atteso a giorni (pare sia già stato fissato l’atto notarile) il closing della trattativa che porterà alla nascita, nel Vco, di un grande polo privato del Tpl. Saf – Società autoservizi Fontaneto 2000, acquisterà Autoservizi Comazzi, le due principali compagnie di bus attive nella provincia del Verbano Cusio Ossola ma operative anche nel Novarese. Comazzi era da un paio d’anni in vendita. Carlo Galli, socio di riferimento, amministratore e anima di Comazzi, che ha sede legale a Borgomanero e operativa a Domodossola, aveva intavolato una trattativa con Vco Trasporti, la municipalizzata che ha in Verbania il socio più pesante (oltre il 40% delle quote), il cui obiettivo era acquistare un competitor più grande per rafforzarsi e presentarsi in posizione di forza quando (se, visti gli ultimi sviluppi) ci sarebbero state le gare pubbliche per l’assegnazione delle linee del trasporto pubblico locale.

L’idea era stata proposta da Roberto Tomatis, ex presidente (lo è stato per una dozzina d’anni) e oggi membro del cda – l’unico confermato nella nuova governance voluta dal centrodestra –, che l’aveva proposta all’allora sindaco di Verbania Silvia Marchionini, che nel cda aveva inserito come suo uomo di fiducia Marino Barassi, già vicesindaco verbanese nella giunta Zanotti. Questi, inizialmente contrario, quando è diventato presidente al posto di Tomatis ha accelerato la trattativa, arrivando nel 2024 a firmare un accordo di trattativa in esclusiva. L’intesa era stata raggiunta sul prezzo, con Comazzi (8 milioni di fatturato nel 2023, poco più di 900.000 euro di utile) valutata all’incirca 14 milioni. Un boccone grande per Vco Trasporti, che nel 2024 ha fatturato 6,8 milioni e che ha poco più di un centinaio di dipendenti. La trattativa, che prevedeva l’acquisto tramite una società di scopo, la neocostituita Aspan, s’era arenata, non solo sulle garanzie economiche, ma anche per le resistenze politica di parte dell’azionariato, in particolare del sindaco di Verbania Giandomenico Albertella. Dopo che i sindaci, all’unanimità, avevano votato per il sì, a urne chiuse e a maggioranza politica mutata, al momento dell’ingresso del nuovo presidente, Emanuele Terzoli, la medesima assemblea aveva approvato sempre all’unanimità il congelamento della trattativa. Di fronte a una pista che s’era raffreddata e scaduta l’esclusiva, Galli ha ascoltato altre offerte e, nei giorni in cui insistenti rumors politici davano in risalita le azioni dell’acquisto da parte di Vco Trasporti, è arrivata la chiusura con Saf.

L’integrazione di due privati, che hanno entrambi depositi in provincia (Saf, che anni addietro rilevò Nerini, a Possaccio; Comazzi a Domodossola e Omegna), porterà alla nascita di un player di primario livello, già oggi assegnatario di linee di tpl. Comazzi cura la Domo-Verbania, le linee per le valli Formazza, Divedro, Anzasca e Bognanco, la circolare domese, Domo-Arona, Arona-Invorio-Borgomanero, Arona-Gozzano-Borgomanero, Omegna Novara, Borgomanero-Omegna, Arona-Borgomanero-Romagnano.

Saf gestisce le tratte Verbania-Stresa-Arona, Valgrande, Stresa-Orta, Stresa-Vezzo-Gignese, Arona-Stresa-Gravellona-Omegna.