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TORINO - 2-8-2025 --La Regione Piemonte ha avviato ufficialmente la modifica del Piano per la qualità dell’aria per recepire la norma nazionale che supera il blocco dei veicoli diesel Euro 5, inizialmente previsto dal 1° ottobre 2025. Il divieto, che avrebbe interessato oltre 307.000 veicoli sul territorio regionale – di cui quasi 47.000 solo nel comune di Torino – non entrerà più in vigore. Al suo posto, la Giunta Cirio intende adottare un approccio alternativo, fondato su soluzioni scientifiche e tecnologiche che consentano di migliorare la qualità dell’aria senza imporre costi sociali ed economici insostenibili.

I numeri lo confermano: nella sola provincia di Torino si contano 134.197 veicoli diesel Euro 5, di cui 46.729 nel capoluogo. Seguono Cuneo con 59.915 mezzi, Alessandria con 34.865, Novara con 25.306, Asti con 14.746, Biella con 13.627, Vercelli con 12.985 e infine Verbano-Cusio-Ossola con 11.995 veicoli.

Il presidente Alberto Cirio ha ricordato come le Regioni del bacino padano abbiano da tempo chiesto al governo di rivedere una misura considerata troppo penalizzante. Ora la norma nazionale prevede che il blocco parta solo dal 2026 e solo nelle città con oltre 100.000 abitanti – in Piemonte, Torino e Novara – salvo che le Regioni non adottino piani alternativi, come intende fare proprio il Piemonte.

Per elaborare queste misure, è stata istituita una “Struttura speciale” composta da tecnici della Regione, Arpa Piemonte, atenei, enti locali e altri esperti. L’obiettivo è ambizioso: ridurre tra le 500 e le 700 tonnellate di ossidi di azoto e tra le 40 e le 70 tonnellate di polveri sottili. Come? Con una serie di interventi: dall’uso dei biocarburanti (fino al 30% in meno di emissioni senza modificare i motori) all’intelligenza artificiale per gestire meglio il traffico urbano, passando per materiali fotocatalitici nelle strade, nebulizzazione d’acqua contro il particolato e persino l’ibridazione di motori diesel Euro 4 e 5.

Fondamentale anche il capitolo trasporti: la nuova “Tessera dello Studente” offre trasporti gratuiti a 107.000 universitari under 26, mentre il bonus TPL è stato potenziato fino a 150 euro, ora esteso anche ai possessori di auto diesel Euro 6.

Il centrodestra regionale – con una nota firmata dai capigruppo Carlo Riva Vercellotti (FdI), Silvio Magliano (Lista Cirio), Paolo Ruzzola (Forza Italia) e Fabrizio Ricca (Lega) – ha espresso piena soddisfazione: «Un approccio concreto, non ideologico, che protegge ambiente e mobilità senza lasciare indietro nessuno. Il blocco avrebbe colpito duramente famiglie, lavoratori e piccole imprese. Queste misure alternative dimostrano come si possa coniugare sostenibilità ambientale e sostenibilità sociale».