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Omaggio monumento piccolo spazzacamino Raduno Internazionale dello Spazzacamino 2022 ph. Maurizio Besana 17

SANTA MARIA MAGGIORE - 18-8-2025 -- La Valle Vigezzo torna a tingersi di nero fuliggine e di festa: dal 5 all’8 settembre Santa Maria Maggiore ospiterà la 42ª edizione del Raduno Internazionale dello Spazzacamino, appuntamento che da oltre quarant’anni richiama sulle cronache nazionali e internazionali questa valle alpina al confine con la Svizzera. Oltre mille spazzacamini provenienti da tutta Europa – e non solo – torneranno nella loro patria d’origine per celebrare un mestiere antico, nato proprio qui, nella cosiddetta “valle degli spazzacamini”.

Il cuore della manifestazione sarà, come sempre, la grande parata di domenica 7 settembre, quando le vie e le piazze di Santa Maria Maggiore si riempiranno di uomini e donne in abito da lavoro, attrezzi in spalla e volti segnati dalla fuliggine. Una sfilata vivace e colorata, accompagnata da bande musicali e gruppi in costume, che regala ogni anno emozioni uniche ai visitatori.

Dietro la gioia e la goliardia, però, il Raduno porta con sé anche la memoria di un passato difficile. La storia degli spazzacamini vigezzini è fatta di emigrazione, sacrifici e, troppo spesso, sfruttamento minorile: centinaia di bambini partivano dalle case povere della valle per lavorare nei camini d’Europa, affrontando fatiche e rischi enormi. Ricordare quelle vicende è parte integrante della manifestazione, che trova nel Museo dello Spazzacamino di Santa Maria Maggiore e nel monumento al piccolo Faustino Cappini a Malesco due simboli toccanti di questa memoria collettiva.

Nata nei primi anni Ottanta come un raduno tra pochi fumisti, la manifestazione è cresciuta di anno in anno fino a diventare un evento internazionale unico al mondo, capace di unire culture e tradizioni diverse attorno a un mestiere che, pur modernizzato, resta fondamentale ancora oggi. Non a caso, anche l’edizione 2025 vedrà la partecipazione di delegazioni provenienti da Germania, Svizzera, Scandinavia e per la prima volta dal Lussemburgo, mentre mancheranno purtroppo quelle dei Paesi dell’Est ancora segnati dal conflitto.

Il Raduno non è soltanto memoria e storia: è anche musica, spettacoli, momenti conviviali e turismo, con la valle pronta ad accogliere migliaia di visitatori curiosi di scoprire questo angolo dell’Ossola. E tra concerti, fuochi d’artificio, rievocazioni storiche e persino una gita sul Lago Maggiore, gli ingredienti ci sono tutti perché anche quest’anno la festa degli uomini neri lasci un segno indelebile nel cuore di chi la vive.

Foto: Maurizio Besana