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DOMODOSSOLA- 22-08-2016- Dopo l' episodio nei confronti di una donna da parte di uno dei richiedenti asilo avvenuto a Villadossola, il sindaco di Domodossola Lucio Pizzi ha scritto al Prefetto ribadendo la sua assoluta indisponibilità all’accoglienza di un solo altro migrante e preannunciando che a breve formalizzerà una dettagliata richiesta di riduzione del numero di migranti in città: “Mi vedo costretto a scriverLe tempestivamente in seguito al preoccupante episodio di Villadossola- così Pizzi- non certo con la volontà di esaltare ansie e preoccupazioni eccessive nell’animo dei nostri concittadini ma con il senso di responsabilità di chi deve essere impegnato nel garantire sicurezza e tranquillità agli stessi. In relazione all’accaduto, risulta evidente che per garantire sicurezza e tranquillità ai nostri concittadini non si può immaginare di prescindere da procedure assolutamente trasparenti e precise rispetto a tutti i meccanismi di controllo che dovrebbero regolare l’accoglienza dei migranti.

In questo quadro si inseriscono diverse segnalazioni informali di cittadini di Domodossola che hanno lamentato situazioni di disagio, dovute a inadeguati comportamenti da parte di alcuni migranti collocati inopportunamente in Città.Dico inopportunamente non solo per i possibili risvolti di questo tipo che iniziano a profilarsi ma in primo luogo perché non si può pensare di gestire un’emergenza che è ormai quotidianità così come viene gestita oggi. Non si può pensare di accogliere i migranti in appartamenti di edilizia residenziale in centro città e poi di non essere in grado di dare risposte ai tanti nostri concittadini in difficoltà che necessitano di un alloggio. Non si può pensare che i nostri concittadini debbano vedere scaricare dalle macchine del C.I.S.S. e delle Cooperative ogni tipo di bene destinato ai migranti e poi si debbano avere molti dei nostri anziani che non riescono neanche a fare la spesa.

Non si può pensare che i nostri concittadini debbano vedere ogni giorno i migranti passeggiare con le cuffiette dei telefonini alle orecchie, in giro in bicicletta o giocare a pallone con le scarpe fiammanti mentre loro lavorano come formiche il più delle volte per arrivare a stento a fine mese. Non è possibile sostenere che “i fondi che arrivano per l’immigrazione sono fondi europei”: perché, i fondi europei non sono fondi nostri? La gente si chiede: “Ma i milioni di euro destinati ai migranti che si leggono nei bandi della Prefettura non potrebbero essere invece utilizzati per rispondere alle esigenze dei disabili, delle categorie più deboli, dei cittadini italiani in difficoltà?”. Non è possibile negare che inevitabilmente questo tipo di gestione provoca disagio sociale, fortunatamente non ancora sfociato in tensione sociale solo per l’educazione e la civiltà dei nostri concittadini.Auspicando che la situazione resti nei limiti di equilibrio non posso però lasciare nulla di intentato affinché il gravissimo episodio di Villadossola non abbia a ripetersi.

Di conseguenza sono cortesemente a chiederLe di volermi fornire informazioni su quanto avvenuto nel Comune limitrofo al fine di analizzare quale sia ad oggi l’effettiva possibilità di controllare l’attività dei migranti, che una volta accolti in realtà pare possano agire troppo spesso indisturbati, senza il rispetto delle regole che guidano il nostro ritmo quotidiano di vita.Mi preme chiederLe, Sig. Prefetto, di programmare concretamente ogni tipo di intervento idoneo ad evitare che i nostri concittadini debbano vedere sacrificata la propria sicurezza personale ed il proprio equilibrio sociale sull’altare di un sistema di accoglienza ormai innegabilmente fuori controllo. Constatando con soddisfazione che dalla data del mio insediamento non è più stata sottoscritta alcuna convenzione che preveda l’arrivo di ulteriori migranti, dato che valuto come corretto rapporto istituzionale, sono a ribadire ancora una volta la mia assoluta indisponibilità all’accoglienza di un solo altro migrante nella nostra Domodossola. Tengo inoltre a sottolineare che il numero di migranti presenti in Città è decisamente maggiore rispetto ai parametri più volte enunciati dal Ministro dell’Interno (2,5 migranti ogni mille abitanti), quota già di per se significativa e per quel che ci riguarda di soglia massima, accettabile solo in ottica di temporaneità. Di conseguenza colgo l’occasione per anticiparLe che a breve provvederò a formalizzare dettagliata richiesta di riduzione del numero di migranti in Città, proprio sulla scorta degli indirizzi enunciati dal Ministero competente”.