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rimozione porto verbania01
VERBANIA – 31.08.2016 – I primo blocchi,

pontili e finger, sono già stati in parte caricati sui camion e rimossi, gli altri lo saranno nei prossimi giorni. Ciò che rimane di “buono” del porto turistico di Verbania è in fase di smantellamento, donato dal comune di Verbania – che realizzò l’opera per conto della Regione tra la fine degli anni ’90 e l’inizio degli anni 2000 – alla protezione civile provinciale e ai comuni di Cannero Riviera e Mergozzo. Oggi sul lungolago Palatucci sono iniziate le grandi manovre della protezione civile che, armata di gru, camion e con la presenza di diversi volontari agli ordini del coordinatore provinciale Stefano Barassi, hanno imbragato i pontili e hanno iniziato a portarli via. In una prima fase saranno ricoverati al Tecnoparco, in magazzino, in attesa di individuare un’area da prendere in concessione demaniale e attrezzarla per l’attracco dei mezzi lacustri della protezione civile. Altri due blocchi sono destinati alle Amministrazioni di Cannero e Mergozzo.

Verbania ha donato tutti i pezzi recuperabili mettendo le spese di rimozione, trasporto e sistemazione a carico degli enti che li hanno ricevuti in dono, giustificando così questa donazione con il risparmio ottenuto nei costi di rimozione e smaltimento. Resta ancora da chiarire il destino dei rottami, quelli che sono stati recintati sul piazzale e che, dopo essere stati bloccati per mesi perché a disposizione dei periti che stanno valutando le cause di risarcimento avviate dai proprietari dei natanti affondati, si potrebbero tranquillamente gettare, ridando un po’ di decoro all’ex area portuale.

Nei mesi scorsi il Comune era già intervenuto raccogliendo le palline di polistirolo staccatesi dai pontili galleggianti e abbandonati a se stessi.

A gennaio il sindaco Silvia Marchionini aveva annunciato il progetto di ricostruzione a opera di un privato, promettendo una presentazione pubblica alla cittadinanza. Da quel giorno sono passai quasi nove mesi e il porto è ancora fermo alle pratiche burocratiche.  

Il porto turistico, già provato da precedenti eventi atmosferici e dal tornando del 2012, affondò la notte del 10 ottobre 2013 causando danni ingentissimi e finendo irrimediabilmente compromesso.