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VERBANIA – 05.09.2016 – I casi finora accertati

sono cinque, ma potrebbero essere anche di più. Alla casa di riposo Maurizio Muller di Verbania è in corso un’epidemia di scabbia che ha contagiato, sia pazienti dell’istituto, sia operatori sanitari. Scabbia è il termine italianizzato che indica il “sarcoptes scabiei”, un acaro parassita che si insinua sotto l’epidermide degli ospiti scavando cunicoli e depositando uova dalle quali, a loro volta, nascono nuovi acari. Provoca forti pruriti, anche di tipo allergico, e si evidenzia tramite macchie rosse – spesso allineate, a mostrare i cunicoli sottocutanei – che compaiono sulla pelle. Il contagio avviene tramite contatto diretto tra il soggetto che ne è affetto e quello sano. Il periodo di incubazione di questa specie è lungo e varia dalle quattro alle sei settimane, ragion per cui non è possibile, al momento, stabilire quando e da chi l’epidemia abbia avuto inizio. Tutte le persone che sono state contagiate dall’acaro e quelle potenzialmente coinvolte nell’epidemia sono in cura e si stanno sottoponendo alla profilassi che, a seconda dello stato di avanzamento dell’infezione, può durare anche parecchio tempo. L’Asl tramite il servizio Spresal, ma anche l’Inail, sono informati di quanto è accaduto al “Muller” e hanno iniziato le loro verifiche e indagini interne.

Questa vicenda è l’occasione per il Movimento 5 stelle di Verbania per riaprire il fronte polemico con il presidente in carica dell’ultrasecolare struttura, Massimo Maspoli. Il “Muller” è un ex Ipab, una realtà assimilata a un ente pubblico i cui amministratori sono nominati da enti pubblici (il Comune di Verbania e quello di Cambiasca) e da privati (gli eredi del fondatore Vittore Muller e il prevosto di Intra). E al sindaco di Verbania i “grillini verbanesi hanno chiesto conto dei comportamenti del presidente, sfiduciato (ma la sfiducia nello Statuto non esiste) da una larga parte del consiglio di amministrazione lo scorso luglio e oggetto di critiche anche per la gestione del personale.