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tribunale14
VERBANIA – 09.09.2016 – Aveva approfittato

di una distrazione della padrona di casa, che era andata nell’altra stanza a recuperare un paio d’occhiali, e dal libretto rimasto sul tavolo aveva portato via un assegno in bianco. Poi, al ritorno dell’anziana ospite, s’era fatto pagare con un altro assegno (autentico) da 15 euro il lavoretto di manutenzione svolto a domicilio, incassandone successivamente altri 850 con la firma falsa sull’assegno sottratto. A “tradire” Marco Buttol, omegnese d’origine ma residente a Verbania, è stato il biglietto da visita che l’uomo aveva lasciato all’anziana come promemoria per opere da muratore e piccole riparazioni contenente nome, cognome e estremi telefonici. Per questo episodio, avvenuto a Verbania nel 2014, Buttol è a processo. Nell’udienza tenutasi oggi in tribunale per lui s’è aperto lo spiraglio della remissione di querela. L’anziana alla quale aveva rubato l’assegno è infatti disposta a ritirare la denuncia se riceverà indietro la somma sottratta. Su richiesta dell’avvocato di Buttol, Alessandra Marchioni, il giudice ha concesso nove mesi di tempo per racimolare il denaro. Nell’udienza già fissata per il prossimo luglio dovrà dimostrare di aver saldato la somma. Se così farà il processo si chiuderà con il proscioglimento; in caso contrario andrà avanti.