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contatore acqua

VARZO- 10-09-2016- I Varzesi pagheranno di più l'acqua,

che in paese abbonda ed arriva senza troppe spese, per colpa delle amministrazioni che hanno aderito ad Idrablù. Questa la tesi dei consiglieri d'opposizione Alessio Lorenzi, Enrico Castelli e Geatano Romano, che attaccano in un comunicato le giunte di centro sinistra che hanno scelto l'adesione ad Idrablù: “Abbiamo appreso, nostro malgrado come tutti i varzesi, negli ultimi giorni l’informativa della società Idrablu che conferma l’ormai prossima installazione dei misuratori relativi al servizio idrico integrato.

Questo passaggio chiude una fase avviata nel 2008 durante l’amministrazione Cordoni che aveva preso il via dalla sciagurata scelta di non mantenere la gestione del sistema idrico in capo all’amministrazione comunale di Varzo. In quel periodo numerosi esempi come quello del Comune di Ornavasso, avevano dimostrato la possibilità di calmierare i costi mantenendo per così dire “in casa” la gestione delle acque; nonostante le ripetute segnalazioni dei componenti del gruppo di minoranza di allora (tra cui Lorenzi e Castelli ancora oggi in consiglio comunale) la giunta Cordoni si guardò bene dal raccogliere il suggerimento e prosegui nelle sue scelte dando il via ad un percorso di “espropriazione” del bene acqua che risultò poi essere inconvertibile. Oggi si conclude, purtroppo tristemente, quel percorso; con l’installazione dei misuratori infatti un comune come Varzo nonostante sia dotato di risorse d’acqua proprie e con costi di gestione relativamente bassi (l’acqua ci arriva per caduta, senza pompe o altri sistemi come avviene in pianura) dovrà allinearsi ai costi medi. Questo significherà sicuramente bollette più salate per tutti. Cesserà così la possibilità di utilizzare liberamente l’acqua per esempio per l’irrigazione degli orti, uno dei pochi vantaggi concessi a chi come noi ha perlopiù svantaggi dalla collocazione logistica (riscaldamento, necessità di spostamenti e quant’altro insito nel paesino di montagna). Purtroppo non possiamo che prenderne atto come sembra aver fatto anche l’amministrazione Stefanetti, fa strano infatti che l’amministrazione chieda chiarimenti ad Idrablu solo il giorno 2 settembre 2016 quando il processo è ormai avviato (come testimonia la comunicazione allegata alla bolletta di luglio). Bene ricordare infatti che decisioni di questo genere vengono prese durante le assemblee di Idrablu dove normalmente deve essere presente un rappresentante dell’amministrazione comunale, l’amministrazione Stefanetti quindi ho è distratta durante le assemblee oppure cosa più grave non vi partecipa. In ogni caso, visto che non è nostro uso generare polemiche fini a se stesse, vogliamo con la presente portare il nostro proposito costruttivo per ridurre l’entità del problema: a nostro parere andrà fatto un ragionamento approfondito sulla dotazione della rete di acquedotti rurali. Tali acquedotti se è vero che non potranno essere usati per l’uso potabile potrebbero tornare utili per l’irrigazione degli orti e previa analisi probabilmente anche per l’abbeveramento del bestiame. Lasciamo a chi amministra le valutazioni del caso”.