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mensa generico
TORINO – 11.09.2016 – La rivoluzione è alle porte

e difficilmente non partirà, anche se le istituzioni vorrebbero farne a meno e stanno prendendo tempo. Il pasto portato da casa al posto dell’obbligo di servirsi della mensa è, almeno in Piemonte, una delle possibili novità dell’anno scolastico che partirà domani.

L’ha stabilito un giudice del tribunale di Torino che nei mesi scorsi s’è espresso sul ricorso di alcuni genitori del capoluogo che chiedevano, per aver garantiti pari diritti, di poter fare a meno di pagare il pasto della mensa affidando ai propri figli – come accadeva un tempo – il cestino con il pranzo. La sentenza, pronunciata dalla Corte d’Appello lo scorso giugno, pone l’Ufficio scolastico regionale e l’assessorato all’Istruzione della Regione nella condizione di dover adempiere. Nei giorni scorsi il direttore del Miur Fabrizio Manca ne ha parlato con l’assessore regionale Gianna Pentenero e, insieme, hanno deciso che almeno per il momento non si partirà, anche in attesa di definire le modalità di gestione del nuovo servizio. E se è vero che nelle prime settimane le lezioni saranno solo al mattino, quando si inizierà il full time e ci saranno i rientri una risposta dovrà esserci.