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VERBANIA – 14.09.2016 – Una storia d'amore, 

relazioni clandestine, legami affettivi, soldi e botte. È quella che è andata in scena oggi al tribunale di Verbania, dove era a processo un ventinovenne cittadino di nazionalità ucraina accusato di lesioni aggravate per aver picchiato, nel 2015, il nuovo compagno della ex fidanzata, anch’ella ucraina. La colluttazione avvenne di fronte al bar Dollaro, dove l’imputato aveva dato appuntamento al figlio della ex per avere indietro 500 euro che gli aveva prestato. Anche se non frequento più sua mamma i rapporti sono rimasti ottimi, l’ho cresciuto sette anni – ha raccontato in aula –. Gli serviva il denaro per comprare il motorino e gliel’ho dato, ma quando ho visto che non l'aveva acquistato gliene ho chiesto conto.

All’appuntamento, però, si presentarono la mamma del ragazzo minorenne e il nuovo convivente italiano. Quest’ultimo, che ha sporto denuncia, ha raccontato la zuffa motivandola con la paura e l’agitazione provate dalla donna per le minacce subite e che l’hanno spinto a agire. L’imputato, che non ha negato la scazzottata pur precisando di essersi difeso perché aggredito per primo, ha fornito un altro movente, la gelosia del “rivale” che temeva di perdere la nuova convivente dal momento che, in sua assenza – era in Calabria – i due avevano avuto incontri piccanti in un albergo di Intra.

Alla richiesta del pm Guido Dell’Agnola di una condanna a 6 mesi, il giudice Raffaella Zappatini ha accolto le tesi del difensore, avvocato Antonello Viviano, assolvendolo.