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OMEGNA- 18.09.2016- Per l'onorevole Enrico Borghi votare “si” al prossimo referendum significherà riadattare un documento scritto tra il 1946 e il 1948 a tempi moderni “poiché i principi sono gli stessi ma le formule sono cambiate nel corso dei decenni”. Le posizioni del parlamentare ossolano sono state ampiamente illustrate durante l’incontro organizzato dal comitato “Basta un sì Cusio Mottarone” lo scorso venerdì sera presso Villa Liberty in parco Pasquale Maulini, nell’area Forum. Un’attenta e folta platea ha ascoltato l’intervento dell’onorevole del Pd che vede nel “sì” la forza del cambiamento necessaria per avere un paese più semplice e stabile senza modificare di una virgola i primi 48 articoli della Costituzione. Dopo sei votazioni e 122 modifiche avvenute nelle due Camere è stata prodotta una riforma costituzionale a cui Borghi guarda con ottimismo. Secondo lui, se il “no” avesse la meglio al prossimo referendum, significherebbe perdita di credibilità dell’Italia agli occhi di altri paesi aprendo una nuova fase di instabilità politica, sicuramente poco salutare per gli italiani.