GHIFFA – 20.09.2016 – Concorso in omicidio colposo.
È questo il reato per il quale la Procura di Verbania procede a seguito dell’incidente automobilistico nel quale ieri ha perso la vita il 47enne frontaliere verbanese Salvatore Ponzio. L’indagato è il 64enne automobilista di Verbania che, al volante della sua Opel Astra, uscendo dal parcheggio privato del residence ex Panizza ha urtato la Honda Cbf 1.000 che proveniva da Oggebbio. Il titolare del fascicolo è il sostituto procuratore Fabrizio Argentieri, assistito nelle indagini dai carabinieri del Radiomobile intervenuti ieri sul posto. Nelle prossime ore i militari e un perito effettueranno un sopralluogo per accertare la velocità dei mezzi coinvolti, che sono entrambi stati posti sotto sequestro e si trovano nel deposito giudiziario di Fondotoce. La dinamica è chiara. Attorno alle 17,30 Ponzio si dirigeva in moto verso Verbania. Ha imboccato il rettilineo del Panizza, che precede l’abitato di Ghiffa, e s’è trovato di fronte la station wagon appena uscita dal parcheggio fronte lago. Il frontaliere ha frenato – sull’asfalto sono visibili i segni degli pneumatici – ma non ha evitato l’impatto. Nell’urto il 47enne è rimasto a terra accanto al veicolo, mentre la moto ha proseguito la sua corsa per oltre cento metri fermandosi sul marciapiede della corsia opposta, prendendo fuoco. Ponzio è morto sul colpo a causa dei gravissimi traumi interni riportati nell’impatto. Il conducente della Opel è rimasto incolume e è stato trasportato al Dea del “Castelli” perché in stato di shock.
Le circostanze da chiarire nell’indagine riguardano, come detto, la velocità dei mezzi, ma anche l’uscita dal parcheggio, che è privato a uso pubblico. La segnaletica orizzontale indica una linea continua a metà carreggiata, ma non vi è un cartello verticale che obblighi la svolta a destra o che vieti quella a sinistra.