VERBANIA – 23.09.2016 – Bocciato in seconda media,
va dal giudice. E perde. La scorsa settimana, nei primi giorni del nuovo anno scolastico, è arrivata l’ordinanza con cui il Tar Piemonte ha respinto il ricorso dei genitori di un ragazzo che frequenta una scuola media del Verbano. A inizio giugno, durante gli scrutini, i professori decisero di non ammetterlo alla classe terza perché aveva voti insufficienti in sette materie e perché “nonostante gli interventi di supporto nelle varie discipline, non ha raggiunto gli obiettivi minimi previsti”.
Il giudizio non piacque ai genitori, che lo ritenevano ingiusto anche perché il ragazzo sarebbe affetto da disturbi specifici dell’apprendimento. Per questo motivo si sono affidati a un avvocato, che ha presentato ricorso contro l’ufficio regionale del ministero dell’Istruzione, università e ricerca. Il Tar del Pemonte, dati anche i tempi stretti per l’inizio del nuovo anno scolastico, s'è riunito il 13 e i giudici hanno deciso di respingere il ricorso. Le motivazioni si rifanno ai voti insufficienti non contestati dai ricorrenti, e al fatto che non vi è prova che i professori o la scuola fossero a conoscenza dei problemi di apprendimento dell’adolescente. Che, ob torto collo, ha reiniziato la scuola media da ripetente, frequentando nuovamente la seconda classe.