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protesta profughi arizzano 16
ARIZZANO – 18.11.2016 – C’è un problema di sicurezza

al centro di accoglienza di Arizzano? La domanda, che ha fatto discutere in passato sollevando le proteste del sindaco Enrico Calderoni e le prese di posizione di alcune forze politiche, si rilancia dopo i fatti accaduti oggi a Antoliva, dove l’arrivo delle forze dell’ordine non è una novità.

È la terza volta in tredici mesi che la zona viene presidiata da polizia, carabinieri e Guardia di finanza. Il 22 ottobre dell’anno scorso, infatti, ci fu una prima tentata rapina con modalità pressoché identiche a quelle di oggi: un migrante che cercò di impossessarsi di tutto il contante che l’operatrice teneva con sé e che stava distribuendo.

Il 10 giugno la protesta fu collettiva. In pieno ramadan, con il divieto di assumere cibo solido in giornata, gli ospiti di religione musulmana chiesero con insistenza un frigorifero per avere acqua e bevande fredde, bloccando la struttura e trattando per diverse ore con la questura.

Quello di Arizzano è stato il primo centro di accoglienza aperto nel Verbano. Attualmente ospita 63 persone, tutti uomini. In più di un’occasione il sindaco Calderoni ha chiesto alla prefettura il dimezzamento dei posti e una maggior rotazione.