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noga presepe mix

VILLADOSSOLA- 03-01-2017- In questi giorni di festa non può mancare

la visita allo spettacolare presepe della Noga che sicuramente è se non il più antico, tra i più antichi dell'Ossola. Le statue infatti risalgono al 1800 provengono dalla Germania e sono simili a marionette sono interamente in legno, snodate nelle articolazioni, con i visi e le estremità laccate. Sia nella fisionomia che negli abiti i pastori e i popolani e i personaggi profani rappresentano abbastanza fedelmente la gente delle nostre montagne e si ispirano al costume locale del tempo delle costruzione delle statue. Le figure sacre i magi il sacerdote incaricato della circoncisione e Re Erode sono invece ispirati alla foggia degli abiti dei tempi della nascita di Gesù. Le 47 statue arrivarono senza abiti e il primo compito dei villesi fu quello di rivestire le parti grezze. Il presepe è corredato dagli attrezzi agricoli e dalle armi: le alabarde degli armigeri di Erode, lo schioppo del custode appostato accanto al melo. Particolare anche il fondale che rappresenta la Noga con la Valle Antrona e il pizzo Ton. - “Ad acquistarle a Noriberga - spiega Adriano Sarazzi uno dei curatori del presepe – fu il conte De Costar de Saint Legier che abitava alla Noga intendeva distinguere l'apparato natalizio villese dall'allestimento del presepio solitamente inscenato in Ossola. L'effetto ricercato era di dare al complesso, non una situazione stabile esclusivamente espositiva, ma un'azione teatrale mossa dalla dinamica impressa dalle esigenze della rappresentazione regolata sull'andamento del calendario liturgico che segna il tempo natalizio con la cadenza delle festività commemorative dei passi evangelici della prima infanzia di Gesù e cioè la natività, la circoncisione, l'arrivo dei magi”. La sede designata ad accogliere l'apparato scenico è la cappella del Rosario. Il progetto scenico è composto nella parte superiore della cornice di boccascena, costituita da elementi in tela al centro la capanna con la sacra famiglia ai lati in posizione elevata il tempio del sacerdote il Palazzo di Re Erode. Intorno alle sedi dei personaggi storici sono distribuiti i pastori e i popolani dieci uomini e dieci donne. “Il presepio è formato tra tre posizioni – spiega Sarazzi - quella centrale dei pastori, i primi che hanno creduto alla venuta di Gesù, all'esterno ci sono i non credenti ad esempio i Re Magi che vedono la stella ma non sanno cosa vanno a trovare e c'è un ladruncolo che ruba le mele”.

Mary Borri