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VERBANIA - 16.01.2017 - Solo liquidando l'eredità 

della zia ai parenti che l'attendono da cinque anni eviteranno il processo. È stata aggiornata per i pochi giorni necessari a disporre i pagamenti l'udienza del processo a carico di Paola Fioretta e del figlio Valerio Galliano, di Cannobio.

Nel giugno 2011, alla morte della zia, Fioretta venne nominata erede. Il testamento dell'anziana parente, da lei stessa redatto l'anno prima in forma olografa, disponeva un legato per altri tre congiunti: un nipote, una nipote (fratello e sorella) e il marito di quest'ultima.
Il legato non fu mai rispettato e gli altri eredi chiesero giustizia al tribunale civile, ottenendo il riconoscimento del credito e altri atti che ingiungevano il pagamento. Atti elusi da Fioretta che, nel frattempo, per evitare pignoramenti e altre procedure esecutive, aveva donato due immobili al figlio Valerio (uno dei due proveniente dell'eredità della zia), che per aver accettato la donazione ora è accusato con la madre del concorso nel reato di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice.
Il pagamento a fronte della remissione della querela da parte delle persone offese chiuderebbe il processo. Il giudice Rosa Maria Fornelli ha accordato il rinvio al 27 gennaio.