VERBANIA – 18.08.2015 – Prima il ministero dell’Interno per gli arretrati
dell’ex stazione dei carabinieri, ora quello della Giustizia per il tribunale. È la via legale quella che ha scelto il Comune di Verbania contro lo Stato inadempiente, che deve alla città quasi 1,9 milioni di euro. La cifra più bassa, per la quale è già stato avviato un procedimento civile, riguarda i 61.480,09 euro che il ministero dell’Interno deve alla città per l’immobile di via Castelli già sede della stazione di Verbania e poi alloggio per un ufficiale dell’Arma.
Il grosso, ben 1.845.530,32 euro, viene però da Palazzo di giustizia per gli anni che vanno dal 2011 al 2014. Si tratta di cifre importanti, che vanno dai 130.551,67 del 2011 ai 505.725,13 dell’anno scorso, passando per i 556.298,93 del 2012 e i 653.044,48 del 2013. Che cosa rappresentino questi soldi è facile da spiegare. Dal 1941 è in vigore una legge che attribuisce ai Comuni le sedi degli uffici giudiziari, con l’obbligo dello Stato di non pagare affitto, né spese straordinarie. Per le spese ordinarie – luce, gas, acqua, pulizia, sorveglianza… – Roma lascia tutto in carico ai Comuni impegnandosi a restituirne una parte. La quantificazione è stabilità di anno in anno con un criterio aritmetico, che funziona così: si quantificano i costi complessivi delle centinaia di sedi, si guarda la dotazione finanziaria (il bilancio lo fa lo Stato e, quindi, decide quanto pagare) e si calcola la percentuale tra quando disponibile e quanto richiesto. Percentuale che per i Comuni è sempre negativa e che, quindi, li obbliga a rimetterci.
È alle porte però una rivoluzione copernicana. Nell’ultima legge di stabilità è stato deciso che le spese ordinarie tornano allo Stato. Dal 1° settembre la competenza del tribunale, che resta di proprietà di Verbania senza possibilità di chiedere un affitto, passa al ministero della Giustizia, che rileverà tutti i contratti e che avrà anche la possibilità di risolverli se ritenuti troppo onerosi perché – altra innovazione auspicata da anni – nel calcolo verranno applicati i cosiddetti costi standard.
In questa operazione resta da capire se i costi dei tre quarti del 2015 saranno restituiti. Ma c’è anche il pregresso che, come stabilito dalla giunta Marchionini, va saldato senza discussioni e – stanti i ritardi – per via giudiziaria. Anche se può sembrare paradossale, Verbania chiede giustizia alla Giustizia.